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GUIDA UTILE Putin o Trump? Per le Bufale non fa differenza

L’elezione di Donald Trump a nuovo presidente degli Stati Uniti ha regalato ai creatori di bufale un nuovo protagonista. Sin dalla sua campagna elettorale a differenza del suo predecessore Barack Obama, sono circolate in rete su di lui decine di bufale di ogni tipo, da quella che affermava che i Simpson avessero predetto la sua elezione fino a quella che lo voleva essere nato in Pakistan.

Ma quello che più ci colpisce di queste notizie false è l’incredibile interscambiabilità del nuovo presidente degli USA con Vladimir Putin. 

La tipologia di bufale costruite attorno alla figura di Trump infatti si configura nello stesso identico modo di quelle che hanno come protagonista il presidente russo.

Conosciamo bene la predilezione dei creativi per le false news sul leader sovietico, che in questi ultimi anni lo hanno reso protagonista di decine di bufale diverse, ma tutte unite da uno stesso filo conduttore, quello del giustiziere dal pugno di ferro ma dal cuore tenero.

A Putin infatti sono state attribuite le dichiarazioni più forti nei confronti di mezzo mondo, ma anche le gesta più eroiche.

Dalla minaccia di bombardare l’ISIS con l’atomica alla dichiarazione di guerra agli Usa che avrebbe rischiato di scatenare la terza guerra mondiale, cosi come l’annuncio di avere assunto 5 giovani scienziati italiani,che da noi non trovavano lavoro.

Le bufale sul leader sovietico hanno sempre il taglio dell’uomo d’azione che non fa sconti ai suoi nemici, ma che non si tira indietro di fronte a chi ha bisogno.

Contemporaneamente alle sue azioni “da duro”, quindi gli vengono attribuite ciclicamente anche azioni molto nobili, come stanziare 75 Milioni di euro per il centro Italia o salvare a tutti i costi i nostri Marò, arrivando addirittura a minacciare l’India.

Tutte notizie ovviamente false, ma che disegnano nell’universo parallelo del web una figura politica “scomoda”, ma che ogni cittadino vorrebbe. Un ideale leader autoritario che si spende per i più deboli, ma non perdona chi sbaglia.

Soprattutto crea un termine di paragone con i nostri politici tutt’altro che ideali, evidenziandone sempre di più le mancanze e difetti. Per Donald Trump si sta verificando esattamente la stessa cosa.

Al Tycoon americano vengono attribuite esattamente lo stesso genere di bufale, facendo vestire al nuovo inquilino della Casa Bianca ora i panni del giustiziere senza paura ora quelli dell’eroico benefattore.

Esattamente come per Putin anche a lui vengono fatti donare milioni per il centro italia (addirittura in questo caso titolando “anche Trump dona 20 Milioni di Euro per il Centro-Italia!” probabilmente riferendosi alla bufala sulla donazione fatta da Putin).

Ma i due leader mondiali non sono solo protagonisti inconsapevoli delle bufale, ma secondo la stampa anche grandi “utilizzatori” di notizie false.

Donald Trump infatti è stato accusato da molti di aver fatto largo uso di bufale durante la sua campagna elettorale, come scrive tra gli altri questo articolo di Next. Secondo il sito americano Politifact, specializzato nel fact checking circa l’80% delle dichiarazioni di Trump sono bufale.

Secondo questa testata, il nuovo presidente degli Stati Uniti sarebbe talmente abituato a dichiarare il falso da essersi guadagnato il titolo di PolitiFact’s 2015 Lie of the Year in pratica “il bugiardo dell’anno 2015 per PolitiFact’s“.

Il sito americano ha pubblicato sul suo sito una tabella di verifica delle affermazioni di Trump, catalogandole come True (vere), Mostly True (perlopiù vere), Half True (mezze verità), Mostly False (perlopiù falso), False (falso) e Pants on Fire (bufala colossale).

La tabella è questa:

Secondo questi dati solo il 4% delle dichiarazioni prese in esame corrisponde oggettivamente al vero.

Anche in questo Putin e Trump hanno qualcosa in comune, perché anche all’inquilino del Cremlino la stampa contestata un utilizzo sistematico delle bufale.

Secondo il quotidiano La Stampa le bugie sono la nuova arma dello Zar“, in questo articolo pubblicato il 29/08/2016:

Nell’articolo si legge:

Il bambino di Sloviansk “crocifisso” davanti alla madre dai “nazisti ucraini”. I “militari senza insegne”, i famigerati “omini verdi”, apparsi in Crimea dal nulla, con Vladimir Putin che negava la loro esistenza e sosteneva che le uniformi militari “si possono comprare in qualunque negozio”.

L’aereo cargo di Putin in aiuto dei terremotati: le bufale invadono il web

Il Boeing malese abbattuto da un missile che tutto il mondo crede sia russo, ma che secondo i guerriglieri filorussi era pieno di cadaveri, con dei piloti kamikaze che hanno condotto l’aereo fantasma sotto il tiro dei caccia ucraini, in un complotto di una complicazione impossibile. L’Unione Europea finanzia la costruzione in Ucraina di campi di sterminio per i russi, e costringerà tutti i suoi nuovi membri ad adottare il matrimonio gay ed educare i loro figli all’omosessualità.

La guerra in Ucraina, iniziata con l’invasione russa della Crimea, ha segnato anche una forma di conflitto totalmente inedita, la cosiddetta “guerra ibrida” – un po’ militare, un po’ politica, e molto mediatica. Che un governo possa mentire non era una novità, e nei decenni passati Mosca aveva fatto scuola. Ma questa volta la bugia non serviva a nascondere l’uso delle armi, era diventata arma essa stessa, la più strategica e difficile da fronteggiare.

Due personaggi distanti, ma con caratteristiche molto simili, diventano quindi non solo i perfetti protagonisti della bufala 2.0, ma anche secondo i media suoi abili utilizzatori.

Analizzando ogni giorno notizie false di questo tipo, ci sembra sempre più evidente la presenza di un fil rouge fra queste bufale, che trovano negli estremismi terreno fertile per raggiungere il loro obiettivo: disinformare.

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