A volta basta qualche ricondivisione social di una bufala, in questo caso anche piuttosto vecchia, per creare una vera e propria psicosi su Facebook, come nel caso della Coca Cola infetta oggi 20 febbraio. Un vero e proprio allarme AIDS che si rischia di contrarre da un semplice alimento (o in questo caso tramite una bevanda), con la minaccia HIV che sarebbe giunto direttamente dal Messico nelle ultime ore nel caso delle banane. Invece sulla Coca Cola infetta gira su Facebook un falso documento del Ministero della Salute su Facebook. Perché parliamo di una fake news? Dando uno sguardo al nostro archivio abbiamo scoperto che la notizia in realtà ve l’avevamo data già un paio d’anni fa, quando questa storia è diventata virale per la prima volta.
Tutto nasce da un articolo pubblicato nel 2016 dal sito Io vivo a Roma, fondamentalmente lo stesso che è tornato attuale in queste ore e che ha indotto molti nostri lettori a segnalarci la notizia per avere maggiori dettagli in merito. Oltre alla natura singolare della notizia, con l’AIDS trasmesso in modo così semplice e senza alcun controllo preventivo da parte di chi è preposto in tal senso, balza subito agli occhi che non ci sia mai stata alcuna fonte in grado di confermare questa tesi.
Eppure l’allarme HIV dovuto a banane e alla Coca Cola infetta continua a sorgere periodicamente tramite i social, oltrepassando tutte le smentite del caso da parte di coloro che portano avanti un lavoro come il nostro. Quanto alle banane, la bufala presa in esame oggi, è figlia dell’annuncio anciato da Carissa Etienne F., Direttore dell’Ufficio Regionale per le Americhe dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La dottoressa esiste, ma non ha mai rilasciato dichiarazioni di questo tipo.
Non è la prima volta che siamo al cospetto di fake news riguardanti il tema HIV, considerando che la falsa notizia delle banane infette e generatrici della minaccia AIDS seguono a ruota notizie non veritiere praticamente identiche a proposito di Coca-Cola. Speriamo non si generi l’effetto “a lupo a lupo”. Di sicuro possiamo dirvi che, ad oggi 20 febbraio, non sia mai stata segnalata una partita di Coca Cola infetta, con una minaccia AIDS per il nostro sangue dovuta a prodotto contaminato, senza dimenticare che l’HIV di certo non si trasmetta così.
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