Psicosi coronavirus, assalto a bus di infetti tornati da Wuhan: tutto nasce da una bufala in Ucraina
Ha dell’incredibile quanto avvenuto in Ucraina nelle ultime ore, in riferimento ad un vero e proprio caso di psicosi da coronavirus nel Paese. Come se non bastassero le fake news che girano in Italia, trattate anche sulle nostre pagine di recente, anche all’estero non se la passano meglio. A quanto pare, infatti, una falsa email apparentemente firmata dal ministero della Salute ucraino, aveva preannunciato il passaggio nel Paese di un bus pieno di infetti e di ritorno da Wuhan.
Per intenderci, l’itinerario per l’autobus è apparso chiaro sin da subito. Le persone a bordo era effettivamente in arrivo dalla Cina, partendo dall’aeroporto di Kharkiv, dove effettivamente i sudetti rimpatriati sono atterrati, fino ad arrivare all’ospedale di Novi Sanzhary. Una procedura normale ed un periodo di quarantena legato ai vari test da effettuare, affinché sia chiaro che nessuno tra i soggetti in questione abbia contratto il coronavirus. A questo punto, però, avviene un qualcosa di imprevedibile.
La psicosi da coronavirus in Ucraina nasce da una bufala
Il fatto, oltre ad essere grave di suo, considerando il fatto che anche l’eventuale presenza di persone infette all’interno dell’autobus non dovrebbe innescare psicosi di questo genere in Ucraina, assume contorni se vogliamo bizzarri. Come è stato riportato dalla BBC in queste ore, infatti, nessuno dei passeggeri che si trovava all’interno del veicolo risulti infetto. Confermando quanto riportato in precedenza, si tratta di una procedura standard, mentre dal Ministero della Salute ucraino non è mai partita alcuna email che affermasse il contrario.
Arrivati a questo punto, vi lasciamo al video che ci mostrano gli scontri tra gli assalitori del bus in Ucraina e la Polizia, dopo che i primi hanno appreso della presenza sul territorio di soggetti ammalati. Ribadiamo che in questo frangente non ci siano casi di coronavirus, sperando che l’episodio sensibilizzi tutti anche in altri Paesi.
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