Sembrava un disservizio di poco conto, come tanti che capitano ogni giorno, ma il primo vero down ChatGpt per forza di cose fa rumore anche qui in Italia. Al netto delle limitazioni imposte al servizio nel recente passato, se non funziona la cosa viene segnalata, così come per forza di cose venga portato alla ribalta il messaggio failed to get service status. Dunque, dopo aver trattato l’argomento in altri contesti nel recente passato, oggi tocca focalizzarsi su un disservizio.
Una vera e propria “prima volta”, dunque, al punto che in tanti ora si stiano chiedeno cosa fare quando si ritrovano al cospetto di un down ChatGpt. Se da un lato è oggettivo che da un paio d’ore a questa parte ci si possa imbattere in segnalazioni sui social con le quali si denuncia che “non funziona nulla“, al contempo è altrettanto palese l’impreparazione di chi si sta interfacciando in questi giorni con la piattaforma. A maggior ragione, se appare il temuto errore “failed to get service status”.
In effetti, per quanto sgradevole, la situazione è tutto sommato di facile lettura. Tutti gli addetti ai lavori che hanno effettuato tentativi per far tornare “up” la piattaforma, infatti, hanno fallito miseramente. Questo vuol dire una sola cosa: in caso di down ChatGpt, con servizio che non funziona e soprattutto con l’apparizione dell’errore “failed to get service status”, possiamo soltanto attendere l’intervento dei tecnici per il ripristino del giocattolo.
Dunque, non c’è molto che possiate fare in caso di down ChatGpt. Al momento non funziona ed il tanto discusso errore “failed to get service status” presuppone che solo un intervento dei tecnici possa consentirci di archiviare una volta per tutte il disservizio riscontrato attorno alle 15 italiane di martedì 11 luglio.
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