Le immagini del prete aggredito durante una messa stanno facendo il giro delle bacheche degli italiani, mutuate da un video virale commentato da una donna in lingua spagnola. Secondo il racconto della voce fuori campo ci troviamo alle isole Canarie e l’uomo che interrompe la funzione sarebbe un migrante. Una realtà che,secondo la commentatrice “non vedremo nei telegiornali” perché “ci voltiamo dall’altra parte”. L’aggressore si avvicina all’altare, urla parole incomprensibili, minaccia il sacerdote e il diacono e si appropria con violenza di alcuni oggetti.
Il video è autentico ed esiste anche la versione integrale e originale. La condivisione compulsiva degli utenti, tuttavia, ha deviato le informazioni: non ci troviamo né alle Isole Canarie e tanto meno in Spagna, dunque gli appelli all’Europa non hanno ragione di esistere. Non è vero, inoltre, che la notizia non sia stata ripresa dagli organi di stampa perché l’aggressore è stato individuato e arrestato, proprio come dicono i quotidiani locali.
Sulla vicenda sono intervenuti i colleghi di Maldito Bulo con un articolo del 14 novembre. Con una semplice ricerca per immagini gli autori hanno individuato la chiesa presso la quale si è consumato l’episodio. Siamo in Guyana, più precisamente a Georgetown, nell’Americapresso la Cattedrale dell’Immacolata Concezione di Brickdam, come precisano su RTVE.
Le immagini sono state catturate in diretta il 7 novembre. La Cattedrale, infatti, trasmette ogni funzione in diretta Facebook sulla pagina ufficiale Catholic Media Guyana. Riportiamo il video originale di seguito. Al minuto 23 circa troviamo la sequenza che interessa la nostra analisi.
RTVE riporta che è fuorviante indicare l’aggressore come un immigrato. Questo documento, per esempio, dimostra che più del 30% degli abitanti è di origine africana e potrebbe trattarsi di un cittadino nato in Sudamerica da una famiglia di origine africana.
In ogni caso non esiste alcuna prova che si tratti di un immigrato, e le notizie locali non riportano questo dato. Il vescovo Francis Alleyne, vittima dell’aggressione insieme al diacono Francis Xavier Xavarimuthu, poco dopo lo spiacevole episodio ha invitato i fedeli a “pregare per il loro fratello” e ai microfoni di Stabroek News ha raccontato di aver avuto l’impressione che quell’uomo non fosse nel pieno controllo delle sue azioni.
Demerara Waves ricorda che intorno alla Cattedrale di Brickdam sono soliti riunirsi indigenti e persone con disturbi psichiatrici evidenti, per questo i fedeli spesso richiedono più sicurezza per la loro parrocchia. Il vescovo Alleyne, in ogni caso, dopo l’incidente ha contattato le forze dell’ordine e l’aggressore è stato arrestato. Le irruzioni nella chiesa, inoltre, sono episodi frequenti.
Parliamo di precisazioni in quanto il video è autentico, ma il racconto della voce fuori campo dice il falso: l’episodio non ha avuto luogo in Spagna e tanto meno in Europa: siamo in Guyana, a Georgetown, e sulla provenienza dell’aggressore non esistono notizie, dunque non abbiamo alcuna prova che si tratti di un immigrato.
Il video del prete aggredito durante una messa non racconta un effetto collaterale dell’immigrazione in quanto dell’aggressore, ora in stato di arresto, non si conosce l’identità né la provenienza, dati di cui nemmeno chi condivide compulsivamente può conoscere.
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