Pregliasco farà il vaccino in diretta TV: cade l’ultimo cavallo di battaglia dell’antivaccinismo

di Shadow Ranger |

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Pregliasco farà il vaccino in diretta TV: cade l’ultimo cavallo di battaglia dell’antivaccinismo Bufale.net

“Mi vaccinerò quando un politico famoso farà il vaccino in diretta TV”, “Mi vaccinerò se voi fate il vaccino in diretta TV”: questo è l’eterno mantra degli antivaccinisti moderni nell’era di Internet.

Noi stessi abbiamo ricevuto lettere ingiuriose (girate al nostro ufficio legale) in cui tra un insulto ed una minaccia di morte venivamo invitati a vaccinarci.

Beh, guardate novaxx, tranquilli: almeno il sottoscritto, quando riceverà l’appuntamento all’ASL per vaccinarsi, ad esempio alle quattro, sarà vaccinato già un’ora prima perché l’essenziale è invisibile agli occhi, e anche SARS-CoV-2.

Dello stesso avviso è stato il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco. Riporta ADNKronos

“Verrò volentieri a fare il vaccino in diretta tv”. Così il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, parlando a ‘Ogni Mattina’ su TV8, ha dato al sua disponibilità a vaccinarsi ‘in modo pubblico’ contro Covid-19 per far passare il messaggio sull’importanza dell’immunizzazione, ricordando come sia “necessario che almeno il 60-70% della popolazione faccia il vaccino affinché sia efficace”.

L’importanza della vaccinazione diffusa

Quando la notizia dei progressi sui vaccini era solo una piccola luce in fondo al tunnel avevamo già parlato dell’importanza di una vaccinazione diffusa.

In un mondo ideale, un vaccino che funziona nel 60% dei casi sarebbe efficace nel fermare ogni pandemia, anche la più feroce.

Ma noi non viviamo in un mondo ideale, bensì viviamo in un mondo di creature difficili da comprendere: gli antivaccinisti.

E viviamo tra persone che pur desiderando di vaccinarsi, non ne hanno la possibilità.

I Novax sono ovunque: tra i fan del Patriota Q, nelle nostre case, nelle nostre strade. Nei cieli e sulla terra, più numerosi dei Pokémon che potreste catturare giocando a Pokémon Go.

Sommando i novaxx ai casi di chi vorrebbe vaccinarsi, ma per una serie di ragioni (ad esempio ha avuto la sciagura di ammalarsi prima di vaccinarsi, o immunodepresso non ha un sistema immunitario da allenare), scopriamo che quella percentuale del 60% scenderebbe ulteriormente, dovendosi defalcare tutti coloro che rifiutano la vaccinazione o che, invariabilmente, nelle prime fasi di diffusione del siero non riusciranno ad avervi accesso pur volendolo.

In un mondo reale quindi un vaccino efficace al 60%, ove somministrato alla sola parte della popolazione che non lo rifiuti o che non rifiutandolo riuscirà ad ottenerlo, riuscirebbe solo a rallentare e mitigare leggermente la diffusione, costringendo tutti a convivere col distanziamento sociale e le mascherine per un tempo potenzialmente assai più lungo.

Secondo i calcoli di Focus, un vaccino dell’80%, unito ad una campagna antivaccinale che riduca le influenze antivacciniste al minimo sconfiggendole con una buona campagna di educazione e igiene e garantisca una buona diffusione del farmaco, potrebbe superare entrambe le difficoltà, avvicinandoci all’obiettivo endemia.

Un obiettivo dove SARS-CoV-2 non sparirà come per incanto, ma diventerà, come gli altri Coronavirus della sua famiglia, uno sgradito ospite del nostro pianeta col quale avremo imparato a convivere, avvicinandoci passo dopo passo ad una vita normale.

Pregliasco farà il vaccino in diretta TV: lotta all’infodemia

Il gesto di Pregliasco (peraltro indicato come il più coerente tra i medici dediti alla divulgazione) ha quindi un elevato valore simbolico: togliendo al negazonismo COVID19 ed all’antivaccinismo militante la bufala finale, quella “Dei potenti che non si vaccinano”, arriveremo con l’esempio più vicini al desiderato traguardo di un vaccino efficace e diffuso tra la popolazione.

Arriveremo così, in ogni caso, al migliore degli scenari e nel minor tempo possibile: il ritorno ad una corretta e normale vita sociale con un’arma essenziale per il contenimento della Pandemia, che diventerà Endemia. Qualcosa con cui convivere, come facciamo con l’influenza stagionale. Domabile ed ammansibile.

E con un pizzico di fortuna, sconfitta.

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