Ci segnalano un post pubblicato nel gruppo Facebook Luisella Costamagna Fans Club:
Oltre il danno anche la beffa. Il 72 enne che ha contestato Matteo Renzi e’ stato allontanato dal Comune di residenza..gli hanno dato il foglio di via..come se fosse un clandestino..questa nn e’ democrazia…ci stanno mettendo il bavaglio..nn vogliono che si parli male del governo…infame.
Parliamo di precisazioni, prima di tutto, per sottolineare che l’immagine utilizzata per creare il post non appartiene al 72enne indicato, bensì è stata scatta a Firenze nel 2015, in occasione della protesta contro il decreto Salva Banche (Quotidiano.net). Il 13 dicembre 2015 un centinaio di persone si era radunato presso via Il Prato, vicino alla stazione Leopolda (Ansa) per dire “no” al fondo di solidarietà di 100.000 euro e nel tentativo di avvicinarsi al luogo dove si teneva la kermesse di Matteo Renzi sono stati fermati dalle forze dell’ordine. In seguito, una loro delegazione era stata fatta passare. La foto dell’uomo in copertina è comparsa, dunque, su Quotidiano.net e sul Giornale d’Italia di Storace, e non è dato conoscere la sua identità.
In secondo luogo, quella di oggi è la storia di Angiolino Campigli, 72enne di Lamporecchio (l’uomo protagonista del post), e di Moreno Gazzarrini, 59enne di San Miniato.
Il 24 novembre Matteo Renzi faceva tappa a Pistoia (La Nazione) con il treno per il suo tour elettorale. Come raccontano i due protagonisti al Tirreno in un articolo del 5 dicembre: «volevamo manifestare a Renzi il nostro dissenso verso il suo operato». Gazzarrini per primo, racconta che assieme ad un amico (non il signor Campigli) esibiva uno striscione con la scritta Vittime del Salva-Banche: «Quando ho visto passare la macchina di Renzi ci siamo messi sulle strisce pedonali per mostrargli questo striscione». In seguito si è creato un parapiglia; le persone sono state spintonate:
Poi un autista è sceso e mi ha spintonato per farmi togliere dalla strada. Quindici o venti minuti dopo, due persone in borghese, evidentemente due agenti della Digos, mi hanno chiesto i documenti.
Il 27 novembre Gazzarrini ha ricevuto la comunicazione di un avvio di procedimento per il foglio di via dalla Questura di Pistoia.
Angiolino Campigli – l’uomo del post segnalato – si trovava a metà strada tra la questura e la stazione e portava con sé un megafono. Due agenti della Digos (Giornalettismo, Newnotizie) gli hanno impedito di proseguire e l’hanno obbligato a lasciare il megafono. Nel frattempo gli hanno controllato i documenti. Campigli è rimasto con gli agenti per tutta la durata del passaggio dell’ex-premier, sotto la loro sorveglianza, e si è limitato a urlare qualcosa mentre transitava il furgone con i vetri oscurati.
Pochi giorni dopo anche Campigli si è visto recapitare l’avviso di una probabile decisione per un foglio di via a suo carico. Gonews scrive:
Sul foglio in arrivo dalla Questura di Pistoia si legge che Gazzarrini avrebbe commesso comportamenti atti a turbare il regolare svolgimento della manifestazione. Inoltre si è verificata una ‘assenza di motivazioni lecite per la presenza sul territorio comunale’ da parte del sanminiatese. Gazzarrini, assieme a Campigli, ha preparato le memorie e le ha depositate, ora aspetta solamente che il Questore si pronunci. Entro la fine di dicembre – a trenta giorni dalla notifica – ci sarà la decisione, “ma noi siamo pronti anche a far ricorso al Tar” ammette Gazzarrini. Il rischio è proprio che venga adottato il Daspo urbano, introdotto di recente dalla legge Minniti. Serve un ‘atteggiamento abitualmente delittuoso’ per poter ricorrere a questa nuova misura, che tanto clamore ha suscitato negli ultimi tempi. Saranno decisive le tesi difensive di Gazzarrini e Campigli: dovranno dimostrare che il loro comportamento non era atto a bloccare la manifestazione o a mettere in pericolo partecipanti e forze dell’ordine.
Come precisa anche Il Tirreno, appunto, si parla di rischio di foglio di via. Dunque non è ancora stato deciso alcun procedimento a loro carico, in quanto il foglio ricevuto da Campigli e Gazzarrini: «serve ad informare il cittadino che contro di lui è aperta una procedura che potrebbe portare all’emissione del foglio di via e che entro 10 giorni può presentare memorie e documenti per difendersi, in vista della decisione definitiva del questore».
Il Daspo Urbano è ben spiegato in un articolo di Next Quotidiano.
Parliamo di precisazioni, dunque, in quanto:
Per il momento non è dato conoscere l’evolversi della vicenda. Saremo lieti di aggiornarvi in un prossimo articolo.
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