Ci segnalano un articolo pubblicato il 1° Dicembre 2016 su Huffington Post (archive.is):
Una classe di studenti di 11 anni è riuscita a riprodurre un farmaco per i malati di Aids e cancro, attualmente in commercio a prezzi esorbitanti, vendendo le pillole 1 euro l’una.
Il notevole risultato è stato ottenuto da una classe della Sydney Grammar School, che cercava di riprodurre il principio attivo del Daraprim, un farmaco contro la toxoplasmosi, ma indicato anche per malattie infettive come l’Hiv. Purtroppo nel 2015 Martin Shkreli, ceo della Turing Pharmaceuticals, acquisto il brevetto del farmaco salvavita. Al momento della transizione il Daraprim veniva venduto a circa 8 euro per pillola, prima che Shkreli portasse il prezzo a 700 euro.
All’epoca l’imprenditore americano commentò così la sua decisione: “Non capisco tutte queste critiche, non speculiamo sulla malattia, cerchiamo di fare business. E i proventi serviranno per finanziare la ricerca contro l’Aids”, fu così eletto di diritto “uomo più cattivo d’America”.
Questi ragazzi australiani invece non solo sono riusciti a riprodurre il farmaco per poi metterlo in commercio ad un prezzo irrisorio, ma hanno anche postato sul web la ricetta per ricreare le pillole di modo che tutti gli scienziati possano riprodurre e diffondere questo farmaco salva vita.Il Dr Williamson, tutor dei ragazzi durante la produzione del farmaco, ha espresso tutta la sua soddisfazione per la riuscita dell’esperimento: “Credo che se è stato possibile lasciare che degli studenti senza esperienza riproducessero il farmaco, allora sarebbe altrettanto semplice mostrare quanto il suo prezzo sia ridicolo e ingiustificato”.
Martin Shkreli permetterà che questo nuovo farmaco possa fare concorrenza al suo? La risposta l’ha già data su Twitter.
Il 2 Dicembre 2016 The Telegraph pubblica l’articolo: “Breaking good: Australian schoolboys reproduce Martin Shkreli-hiked drug for £1 a pill“, portandoci alla prima inesattezza dell’Huffington Post. Gli studenti vengono indicati come 11enni ma è un dato errato. Telegraph parla infatti di «year 11 students», dunque di studenti all’undicesimo anno di formazione. Difatti il Sidney Morning Herald riporta la testimonianza di due studenti, James Wood e Austin Zhang, entrambi di 17 anni.
Il farmaco Daraprim è impiegato per il trattamento dell’AIDS, del tumore e della toxoplasmosi e fino al Settembre 2015 veniva venduto per 13,50 dollari. Da Settembre 2015 l’imprenditore Martin Shkreli della Turing Pharmaceutical ha acquistato il brevetto del principio attivo, incrementandone il prezzo del 5000%, per un totale di 750 dollari. Le polemiche non si sono fatte attendere. Hillary Clinton ha definito il prezzo oltraggioso. La Infectious Disease Society è arrivato a definirlo L’uomo più cattivo/odiato d’america. La pirimetamina – il principio attivo del Daraprim – non aveva brevetto prima della mossa di Shkreli, era dunque possibile che qualsiasi azienda farmaceutica potesse produrre e sviluppare un trattamento generico con il principio attivo. Con l’acquisto del brevetto, l’imprenditore fece sì che il suo acquisto fosse possibile solamente nella catena Walgreens Specialty Pharmacy con il programma Daraprim Direct (Wired.it)
Per questo motivo la dottoressa Alice Williamson pensò che gli studenti della Sydney Grammar School potessero collaborare con il supporto dell’Università di Sydney attraverso l’Open Source Malaria Consortium e creare così una sintesi del farmaco Daraprim. Il docente di chimica Malcolm Binns guidò dunque i ragazzi nella realizzazione del progetto. Gli studenti hanno trovato un metodo innovativo per risalire alla pirometamina partendo dal composto base – il 2.4 clorophenyl acetonitrile – acquistato online a poco prezzo. Una volta terminato il progetto, gli studenti hanno ricevuto il plauso dell’Australian Chemical Institute. La professoressa Williamson, che aveva supervisionato i lavori, confermò la purezza dei risultati dopo un’analisi con uno spettrografo. Il prezzo è dunque fissato per 2 dollari australiani.
Il primo ostacolo che gli studenti e i loro tutori incontreranno sarà il muro del monopolio della Turing Pharmaceuticals sul principio attivo e dunque sul farmaco. Il loro lavoro intanto è stato pubblicato in rete per una totale trasparenza sugli elementi e sui dati, consultabili da chiunque, specialmente da parte di scienziati ed esperti. Matthew Todd, fondatore dell’Open Source Malaria Consortium, al Guardian riferisce che per lanciare il farmaco negli USA – considerando il fatto che la Turing detiene i diritti – si dovrebbero effettuare nuovamente gli studi con le stesse sostanze di proprietà della Turing e che la stessa dovrebbe fornire loro il farmaco sul quale effettuare i dovuti confronti. «Non si tratta di acquistare il farmaco per poi ripetere le analisi: la stessa Turing dovrebbe consegnarci il prodotto».
La risposta di Martin Shkreli arrivò con un Tweet del 30 Novembre 2016:
Le nostre precisazioni nascono dunque per l’età degli studenti (11 anni secondo Huffington Post, ma in realtà i ragazzi sono 17enni) e per il mancato lancio sul mercato del loro lavoro sul mercato statunitense, a causa del monopolio della Turing Pharmaceutical.
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