PRECISAZIONI Il turismo zoofilo in Serbia

Ci segnalano un post pubblicato il 22 novembre 2017 sulla pagina Facebook Giustizia Animalista:

In Serbia si sta sviluppando un fenomeno sempre più preoccupante: un turismo sessuale zoofilo che vede gli animali vittime di abusi di uomini facoltosi provenienti dall’estero, soprattutto da Germania, Inghilterra e Olanda. Il crescente dilagare dell’interesse verso la zooerastia ha generato un fiorente commercio e nel Paese sorgono come funghi sempre più bordelli con animali intorni ai quali girerebbe addirittura un circuito di tour operator.

I prezzi variano dai 70 ai 150 euro e ai “clienti” è consentito addirittura filmarsi durante l’atto sessuale dietro pagamento di una tariffa supplementare di 50 euro. A denunciare quanto accade in Serbia è stata la rete televisiva RTL che, attraverso un agghiacciante reportage, ha rivelato l’esistenza di simili luoghi.

► ANIMALI ABUSATI E PRIVATI DI OGNI DIGNITÀ
In seguito alla messa in onda del reportage anche il Mirror il 18 ottobre 2017 aveva pubblicato un articolo in cui si dichiarava che degli inglesi “viaggiano in Serbia per avere rapporti sessuali con dei cani nei bordelli”. La notizia è successivamente rimbalzata su vari tabloid inglesi e francesi, ma con l’invito alla prudenza, perché, nonostante siano trapelati alcuni inequivocabili scatti di simili pratiche – quali la foto di un cane con calze a rete e tacchi – non esistono tuttavia prove schiaccianti che consentirebbero di risalire ai responsabili di tali loschi giri. La capitale Belgrado sarebbe il “punto caldo” di tali attività aberranti, dove stranieri provenienti da quasi ogni parte del mondo si recherebbero per avere rapporti con capre, montoni, asini, cani, gatti, oche e mucche. Pavle Bihal, membro del Levijatan, un gruppo di difesa animali in Serbia che si batte strenuamente per la chiusura di tali orribili luoghi di tortura per animali, ha riferito: Alcuni non vedono nessun tipo di problema in questo genere di attività, si spera solo che questo tipo di strutture siano al più presto chiuse dalla polizia.

► LE POLEMICHE
Non sono mancate tuttavia le polemiche, in quanto è stato fatto notare che la foto del cane con le calze a rete utilizzata per denunciare questo fenomeno non sia stata scattata in uno dei bordelli serbi, ma che si tratti di un’immagine che gira in rete almeno da maggio 2017, soprattutto in Asia. Per tale motivo poi è stato successivamente specificato che tale foto era stata utilizzata a scopo meramente illustrativo. In poche parole l’Associazione Levijatan è stata chiamata a rispondere fornendo prove formali dell’esistenza di tali strutture in Serbia. Bihal ha ribattuto: Abbiamo informazioni su un club, che è di fatto un appartamento dove accade tutto ciò. Siamo attualmente in attesa della sua localizzazione esatta per poter riferire tutto alla polizia. Sulla faccenda è intervenuta Marijana Cikic, autrice del reportage andato in onda su questa triste vicenda: Il mio reportage ha mostrato come questo gruppo radicale si schieri contro chi maltratta gli animali e sebbene non si sia ancora in grado di dimostrare ufficialmente l’esistenza di reti zoofile in Serbia, ho motivo di credere che queste persone siano affidabili. Mi hanno spiegato come hanno scoperto l’esistenza di tutto questo e mi hanno mostrato delle prove. Non si tratta di un bordello ufficiale, ma di un appartamento usato per questo. In pratica ciò che è stato contestato, dopo la diffusione della notizia, è che, pur non escludendo l’esistenza di tali luoghi, non si può parlare di “una tendenza” diffusa in tutta la Serbia. Resta di fatto che la zooerastia e il turismo sessuale zoofilo sono pratiche deplorevoli e aberranti in qualsiasi luogo e in qualsiasi modo si consumino e che bisogna attivarsi per porre un freno al dilagare di tali fenomeni.

Fonte:
Velvet Pets (www.goo.gl/X9Wcfe)
Photo Credits: Facebook

Abbiamo evidenziato alcune parti per invitarvi alla prudenza.

La notizia

Andando per ordine, il post riprende un articolo di Velvet Pets pubblicato il 7 novembre. Secondo quanto riportato, a denunciare l’esistenza di un turismo sessuale in Serbia è stata l’emittente televisiva RTL Television con sede in Germania. Su YouTube abbiamo recuperato uno stralcio del servizio andato in onda:

La nostra lettrice Marion – che ringraziamo – ci fa notare che RTL è un’emittente che trasmette sia in Serbia che in Germania, e si nota facilmente che il contenuto del filmato non è in lingua tedesca. Al termine del video compare la schermata con il logo della trasmissione andata in onda:

Sul sito ufficiale dell’emittente, infatti troviamo il servizio completo corredato da un articolo del 9 ottobre 2017. Da una tradizione – seppur grossolana – dei traduttori online si evince che il servizio non parla solamente della loro segnalazione del “bordello per animali” di Belgrado, bensì di tutto l’operato del gruppo Leviathan tra cui, appunto, il caso segnalato dai nostri lettori:

In particolare, hanno scoperto che a Belgrado c’era un bordello con cani.

“I pazienti si incontrano e si svolgono una serie di cose devianti con i cani. Questo include la loro sedazione e vestirli con abiti che eccitano questi mostri; possiamo solo supporre che succeda dopo”, dice Paul.

Con i loro (del gruppo Leviathan, nda) strani metodi, sono arrivati al nome, all’indirizzo. Dicono che sperano che la polizia li catturi prima di loro.

“Possiamo solo supporre”.

Il 18 ottobre 2017 Mirror pubblicava un articolo intitolato: “Sick Brits ‘travelling to Serbia for sex with dogs at animal brothels for as little as £60‘” in cui denunciava un grande traffico di britannici in continuo pellegrinaggio verso Belgrado, città che viene riferita (“said to be”) il centro nevralgico degli zoofili. L’articolo continua riportando le parole di Pavle Bihal, attivista del gruppo animalista Leviathan, che riferisce di essere a conoscenza dell’esistenza di un appartamento – indicato come club – presso il quale si svolgerebbero le attività di zooerastia. Ancora, il Mirror riferisce che le maggiori affluenze del turismo zoofilo arrivano da Germania, Olanda, Svezia e Gran Bretagna. Tuttavia, il gruppo Leviathan è in attesa della conferma dell’ubicazione del luogo. Ricevute le informazioni – riferiscono – provvederanno a comunicare il tutto alla Polizia.

La notizia è ripresa da Herald, quotidiano nigeriano, in un articolo di Ottobre, ma non si aggiungono dettagli.

In sostanza, un esiguo numero di testate internazionali fa riferimento alla vicenda, ma in tutti i casi si parla del gruppo Leviathan che non offre prove concrete sull’esistenza di tali luoghi di turismo zoofilo. Riepilogando velocemente, a sollevare il caso era stata la rete televisiva RTL Television con un servizio. Successivamente si era mosso il gruppo animalista Leviathan e lo aveva fatto con un post (qui in archivio) pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale il 16 settembre:

Affidandoci a una traduzione automatica, seppur grossolana, leggiamo:

!!!!AVVERTIMENTO!!!! foto estreme

Abbiamo ricevuto informazioni che questo è il tipo di bordelli con i cani a Belgrado. Questo tipo di società della decadenza e delle tendenze occidentali deve fermarsi. Offriamo una ricompensa di 1000 euro che ci porta in uno di questi posti, o per darci informazioni su dove si trovano queste persone.

Questo va al di là della legge, la prossima cosa che ci aspettiamo è che pedofilia e stupro diventino normali, e non sappiamo cosa possa pensare i pazienti. Noi tutti insieme come società dobbiamo dire chiaramente non a questo tipo di veleno che è stato.

Altrimenti queste e altre immagini peggiori girano su portali serbi ” spiritoso Non e ‘ divertente, e ‘ cosi ‘ patetico, triste e malato che tutti noi siamo una vergogna per tutta la razza umana.

Si parla, dunque, di informazioni ricevute ma non riscontrate. I commentatori riportano link ad altri articoli (ad esempio News.de) ma le informazioni restano esigue. Il dettaglio che, però, ha subito richiesto una verifica e ottenuto smentita, è la foto usata per il post a noi segnalato e per il comunicato del gruppo Leviathan.

L’immagine

Il cane fotografato con addosso le calze a rete e le scarpe col tacco è estranea alla denuncia riguardante il turismo zoofilo in Serbia. Myth DetectorBuzzfeedMetro – come anche precisato da Giustizia Animalista – ci fanno notare che l’immagine aveva iniziato a circolare originariamente sul social network Weibo dal profilo di un utente cinesenel 2013, e successivamente sulle piattaforme maggiormente utilizzate.

Le tre fonti appena citate riportano che non vi è alcuna certezza dell’esistenza di un “bordello” per animali in Serbia. Di fatto non abbiamo riscontri che possano offrire una prova effettiva, essendo la notizia riportata come la denuncia di un’emittente seguita da un gruppo di attivisti che, però, attendono informazioni e conferme.

Le attendiamo anche noi, e saremo lieti di aggiornarvi in un prossimo articolo.

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