PRECISAZIONI Sedicenne bruciata viva dalla folla perché aveva ucciso un tassista in Guatemala – Bufale.net
Ci segnalano un articolo del 24 maggio 2015 dal titolo “Orrore in Guatemala, sedicenne bruciata viva dalla folla: aveva ucciso un tassista” pubblicato dal sito Piovegovernoladro, che non è altro che il copia incolla dell’articolo del 23 maggio 2015 del Messaggero:
Orrore in Guatemala dove una ragazza di 16 anni è stata prima picchiata e poi bruciata viva da una folla che voleva vendicare l’omicidio di un tassista.
La scena agghiacciante è stata ripresa con un cellulare e le immagini sono state caricate su Youtube: un video di 38 secondi che è stato visto centinaia di volte e condiviso sui social da diverse persone prima di venire definitivamente rimosso dal web.
Secondo il rapporto della polizia la ragazza, della quale non è stata rivelata l’identità, è stata circondata da un gruppo di uomini nel villaggio di Rio Bravo, a circa 120 chilometri dalla capitale, Città del Guatemala, dopo aver preso parte all’omicidio di Carlos Enrique González Noriega, tassista di 68 anni.
L’adolescente faceva presumibilmente parte di una banda di tre persone che ha circondato la macchina dell’uomo e, dopo averlo derubato, lo ha ucciso con un colpo di pistola. Dopo il delitto, lei e i complici si sono dati alla fuga su diverse auto ma la ragazza ha sbagliato strada ed è stata circondata dalla folla che si era messa sulla sua pista.
Le immagini orribili mostrano la ragazza stordita e con il viso insanguinato in mezzo a un gruppo di uomini che continuano a prenderla a calci e pugni. Dopo essere stata brutalmente picchiata, è stata cosparsa da un liquido infiammabile ed è stata data alle fiamme: mentre la ragazza continuava a urlare e a rotolarsi nel rogo, il video non è mai stato interrotto e si conclude con il corpo inerte.
Un portavoce della polizia ha detto che gli agenti hanno cercato di intervenire ma sono stati bloccati dalla folla. Le forze dell’ordine hanno deciso di non rilasciare il nome della giovane perché si dicono preoccupati che l’omicidio possa scatenare una serie di vendette e far scoppiare ulteriori tensioni in città. Adesso non resta che indagare sul feroce attacco.
La notizia è vera, la ragazza è stata picchiata e bruciata viva dalla folla, ma ci sono alcuni aspetti della storia che non vengono riportati dal Messaggero (che comunque non giustificano il gesto).
La sedicenne in questione era figlia di un noto “pandillero” locale, l’equivalente di un “camorrista“. L’uomo ucciso, González Noriega, si era rifiutato di pagare il pizzo per poter esercitare la sua professione di tassista. Questo ha fatto scatenare l’ira della “famiglia”, la quale aveva inviato la ragazza e altri due uomini ad uccidere l’uomo e dare l’esempio a coloro che non pagano il pizzo. Poco dopo l’omicidio la ragazza venne intercettata dalla popolazione locale con in mano l’arma del delitto.
Alla polizia fu impedito l’accesso sul luogo da parte della stessa popolazione locale durante l’esecuzione della ragazza.
Il Guatemala è uno dei paesi con il più alto tasso di omicidi del mondo (una media di 40 omicidi ogni 100 mila abitanti). L’assenza di giustizia da parte dello Stato in determinate zone rurali del Paese risulta essere terreno fertile per le organizzazioni mafiose che controllano la popolazione attraverso violenze, intimidazioni e, come nel caso del tassista, omicidi.
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