Ci segnalano questo articolo pubblicato dal Giornale l’8 Ottobre 2016:
Lo ha sgozzato con una bottiglia a Roma. In un bar della Cassia si è svolta la drammtica vicenda che vede protagonista un immigrato marocchino di 29 anni, C.M., colpevole di aver provocato una “vasta ferita laterocervicale da taglio” ad un ragazzo brasiliano.
L’immigrato sgozza un ragazzo
Secondo quanto scritte nel refertmo medico, infatti, l’immigrato marocchino avrebbe prima rotto la bottiglia in terra e poi l’avrebbe usata per tranciare di netto la gola del ragazzo. I passanti hanno avvertito la Polizia, che è subito intervenuta ricostruendo l’accaduto e arrestando il marocchino. Gli agenti hanno potuto così anche ricostruire l’accaduto. Il marocchino e il brasiliano avrebbero litigato fuori dal bar per poi passare alle mani. La ferita al collo, per fortuna, non ha ucciso il ragazzo solo perché si trovavano a pochi passi dall’ospedale di San Pietro. Le telecamere presenti nel luogo hanno registrato il tutto, rendendo possibile riconoscere l’aggressore. Il marocchino aveva cercato di nascondersi, ma nella sua casa sono stati trovati gli abiti sporchi di sangue.Il GIP del Tribunale di Roma, come scrive il Messaggero, ha così decso che per il marocchino c’erano le condizioni per condurlo in carcere.
Notiamo un uso improprio del verbo “sgozzare” e dell’espressione “tranciare di netto”, tutte rivolte all’azione del ragazzo marocchino contro il ragazzo brasiliano, vittima dell’aggressione. Entrambe le parole implicano un fatto di morte, come suggeriscono i loro significati gentilmente riportati da Treccani:
Sgozzare: 1. Uccidere un animale tagliandogli la gola, recidendo la carotide e la trachea; scannare: s. un agnello, un tacchino; i lupi hanno sgozzato due vitelli; per estens., riferito (come compl. oggetto) a persone, uccidere squarciando la gola con un coltello, un rasoio, un pugnale: è stato sgozzato nel sonno da un ignoto assassino;
Tranciare: [tagliare in modo netto] ≈ mozzare, (lett.) precidere, troncare, [riferito a una parte del corpo] amputare. ↓ recidere. ⇑ tagliare.
Il loro significato collide con quanto si dice all’interno dell’articolo:
La ferita al collo, per fortuna, non ha ucciso il ragazzo solo perché si trovavano a pochi passi dall’ospedale di San Pietro.
La ferita non ha dunque cagionato la morte del ragazzo. La fonte del Giornale è Il Messaggero, e troviamo conferma in questo articolo dell’8 Ottobre 2016. Il marocchino, in un primo momento, aveva fatto perdere le sue tracce. Grazie a un’intercettazione è stato raggiunto dai Carabinieri in un pronto soccorso del centro: durante l’aggressione si era ferito anche lui e aveva bisogno di cure. È stato poi condotto al carcere di Regina Coeli. Ancora, l’orribile e violenta aggressione è confermata da Adnkronos e Secolo d’Italia.
Recenti sviluppi, però, hanno parlato di un’aggressione di matrice omofoba. Troviamo riferimento in questo articolo del Messaggero pubblicato il 9 Ottobre 2016, ma di cui non è possibile accedere all’intero contenuto in assenza di un abbonamento. Vi riportiamo lo stralcio leggibile:
Roma, giovane gay aggredito da un marocchino a colpi di bottiglia in nome dell’Islam
Aggredisce un brasiliano in nome dell’Islam a colpi di bottiglia perché è gay. Ma si ferisce e corre al pronto soccorso per farsi medicare. La polizia lo scopre e Mostaphà, 29 anni, marocchino, viene arrestato. L’aggressione risale a qualche giorno fa, la lite fra i due stranieri incomincia in un bar della Cassia, il brasiliano è con alcuni amici e il marocchino lo insulta perché è gay: «Sei gay vergognati, vattene da qui».
Esiste anche un articolo su GayNews.it, che cita come fonte il Messaggero del 9 Ottobre 2016, probabilmente lo stesso articolo che non è dato leggere a chi non è in possesso di un abbonamento:
Aggredisce un brasiliano in nome dell’Islam a colpi di bottiglia perché è gay. Ma si ferisce e corre al pronto soccorso per farsi medicare. La polizia lo scopre e Mostaphà, 29 anni, marocchino, viene arrestato. L’aggressione risale a qualche giorno fa: la lite fra i due stranieri incomincia in un bar della Cassia, il brasiliano è con alcuni amici e il marocchino lo insulta perché è gay, gli urla frasi del tipo: «Vergognati, vai via da qui», poi rompe una bottiglia e ferisce il brasiliano alla gola. La vittima reagisce e ferisce il marocchino al volto. Le immagini girate dalle telecamere e i testimoni hanno permesso alla polizia di identificare l’aggressore che è accusato di tentato omicidio per motivi abietti.
Il gravissimo episodio è dunque un fatto vero e documentato. Resta da fare un’ultima precisazione: il Giornale scrive che un “immigrato sgozza un ragazzo”. Trattandosi di due stranieri possiamo tranquillamente dire “immigrato sgozza un immigrato”. Perché? Andiamo a cercare il significato di immigrato:
Immigrato: Che, o chi, si è trasferito in un altro paese: operai i., famiglie i. nel Nord; in senso specifico, riferendosi ai soli spostamenti determinati da dislivelli nelle condizioni economiche dei varî paesi, chi si è stabilito temporaneamente o definitivamente per ragioni di lavoro in un territorio diverso da quello d’origine: i. regolari; i. irregolari (o clandestini), privi di permesso di soggiorno; i. stagionali, quelli che emigrano in un paese straniero sostandovi per brevi periodi, limitatamente alla durata del contratto lavorativo che li lega all’azienda che li ha richiesti.
Dunque, sia il marocchino che il brasiliano potrebbero trovarsi nello status di immigrati, non trovandosi, al momento del fatto increscioso, nei rispettiti Paesi d’origine. La notizia è dunque vera, le nostre precisazioni nascono col solo intento di fare chiarezza sui vocaboli usati.
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