Fatti dal web pubblica in questi giorni una notizia che riguarda l’ex parlamentare Achille Occhetto:
Guardate il mio reddito. Non ho altre entrate. Se mi fosse tolto il vitalizio di cosa vivrei? E di cosa vivrebbe la mia famiglia?”. Achille Occhetto, intervistato da Libero, difende i suoi 5860 euro netti che riceve mensilmente da quando, nel 2006, ha lasciato il Parlamento. Cifra pari a un totale di circa 632.937 mila euro percepiti a fronte dei 371.736 versati con una differenza di 261.201 euro.
“Sono pronto a restituirli, ma – specifica Occhetto – vi assumete voi la responsabilità del fatto che finirei in povertà. Con questo mantengo anche i miei due figli che sono disoccupati, perché non ho mai approfittato del mio ruolo per trovare loro un posto”. L’ex leader della sinistra difende la legge sul vitalizio che, secondo lui, aveva una sua ratio: “Permetteva ai parlamentari di fare politica senza rubare, senza arricchirsi”. Cambiarla ora sarebbe sbagliato perché “la Costituzione vieta di rendere retroattive le norme. Io adesso come farei? – domanda Occhetto – Quei soldi mi servono per vivere e mantenere i miei familiari.*
Piuttosto, andate a controllare chi si è arricchito ingiustamente”. E infine l’affondo: “Se le regole fossero state diverse, avrei accantonato dei soldi e mi sarei fatto un’altra pensione. E poi che discorso è? Andando avanti, la differenza aumenterà. Dovrei morire così siete contenti”. E quando la giornalista Elisa Calessi gli fa presente che anche sua moglie Aureliana Alberici percepisce un vitalizio di 3791 euro mensili, Occhetto risponde: “In una famiglia ci sono tante spese e tante situazioni che non potete conoscere. Per cosa volete mettermi alla gogna? È tutto secondo la legge” ma poi precisa: “Se si decide di togliere il vitalizio, sia io, sia mia moglie ci confermeremo a questa decisione”.
Fatti dal web dimentica però di precisare che la notizia risale al 2015, quando Libero intervistava personalmente Achille Occhetto in merito al suo vitalizio. L’intervista è stata ripresa da varie testate, da Il Giornale all’Huffington Post e a Today.
Più recentemente, in merito alla vicenda di Occhetto ha parlato anche Il Corriere della Sera in occasione dei suoi 80 anni (2016), mentre della questione dei vitalizi e dei nomi legati agli assegni d’oro ne aveva già parlato La Stampa nel 2013, menzionando oltre ad Occhetto personalità come Cicciolina, Vittorio Cecchi Gori o Luciano Benetton. Del Ddl che dovrebbe regolamentare le indennità, le pensioni e i vitalizi di deputati e senatori si discute da anni, ma l’ultimo aggiornamento risale proprio a pochi giorni fa e approfondisce nel dettaglio Il Sole 24 Ore.
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