Un nuovo capitolo del “patto Italia-Francia” e i tratti di mare al nord della Sardegna, di cui vi avevo parlato in un precedente articolo, dove si sarebbe aggiunto anche un tratto del mare toscano. Anche in questo caso bisogna precisare che si tratta di un accordo che deve essere ancora ratificato dal Parlamento italiano.
La conferma arriverebbe per voce dell’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi (del PD) in risposta ad un’interrogazione in Consiglio Regionale posta da Claudio Borghi (della Lega Nord). Ecco il comunicato stampa n. 326 del 2 marzo 2016 della Regione Toscana:
L’assessore regionale Marco Remaschi ha risposto in aula ad un’interrogazione sulla cessione di acque territoriali italiane alla Francia, da parte del Governo, a largo delle isole dell’arcipelago toscano
Firenze –“Sono state cedute porzioni di superficie marina per 339,9 kmq e acquisite per 23,85 kmq con una diminuzione di 316,05 kmq”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi, con delega alle politiche per il mare, ha risposto in aula ad un’interrogazione di Claudio Borghi (Lega Nord) sull’accordo Italia-Francia per la cessione alla Francia, da parte del Governo, di acque territoriali italiane, a largo delle isole dell’arcipelago toscano.
Remaschi ha precisato che la superficie marina ceduta è davanti alle coste toscane, all’isola di Capraia, mentre quella acquistata si trova davanti alle isole d’Elba e di Pianosa. “Le risorse contenute nel tratto di mare interessato (Santuario per i mammiferi marini) – ha aggiunto l’assessore – sono di altissimo pregio naturalistico. L’accordo Italia Francia sembra penalizzi in maniera rilevante il settore della pesca professionale marittima”. Remaschi ha aggiunto che “la Regione Toscana non è mai stata messa a conoscenza dell’accordo firmato, ma ancora non ratificato, e che tale materia è di esclusiva competenza statale”. Remaschi ha fatto presente di aver chiesto un incontro urgente al ministro degli Affari esteri Paolo Gentiloni per fare chiarezza.
Claudio Borghi si è detto soddisfatto della risposta dell’assessore, ma non di quello che sta succedendo. “E’ possibile – ha domandato il portavoce dell’opposizione – cedere territorio dello Stato senza nessun tipo di coinvolgimento degli organi democratici?”. Borghi ha ringraziato del chiarimento: “adesso parte ogni tipo di iniziativa a livello regionale e poi nazionale – ha concluso – per far sì che l’accordo non venga ratificato e perché non venga ceduto nemmeno un centimetro del territorio italiano”. (bb)
Fino a qualche tempo fa si parlava di Sardegna e Liguria. Staremo a vedere cosa dirà Gentiloni a riguardo, ma ricordo ancora che tale accordo deve essere ancora ratificato dal Parlamento.
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