Se c’è una persona che negli ultimi tempi è sempre al centro di notizie, rivelazioni e fake news è sicuramente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La notizia non sarebbe ancora stata verificata o smentita del tutto quindi non sappiamo se si tratta o meno di una bufala.
Proprio a causa della forte posizione del presidente Donald Trump sull’immigrazione, sia durante la sua campagna presidenziale che negli ordini esecutivi emessi durante i primi giorni della sua presidenza, le domande riguardanti la posizione della madre (un’immigrata scozzese di nome Mary Anne Macleod) sono diventate sempre più frequenti. Una in particolare riguarda un censimento del 1940 dove viene catalogata come naturalizzata quando, invece, il certificato che attesta la naturalizzazione appartiene a qualche anno dopo.
In un articolo del New Yorker di giugno 2016 si traccia il profilo della madre del presidente Trump descrivendo le sue origini e i vari passaggi che l’hanno portata negli Stati Uniti. Il primo viaggio risale al 1929 e poi una lunga permanenza dopo il 17 maggio 1930 come confermano delle liste di passeggeri diretti negli USA in quegli anni.
Difatti dei documenti del 1933 attesterebbero l’intenzione di Mary Anne Macleod di voler risiedere negli Stati Uniti e ci sono varie richieste di permessi che sono state compilate in questi anni in cui è ritornata in Gran Bretagna e poi ripartita per gli USA più volte. Nel 1936 sposa il costruttore Frederick Trump e vanno a vivere insieme in Giamaica, nel Queens.
In questi anni risulta essere dunque clandestina e poi cittadina naturalizzata, ma ciò non è affatto controverso proprio per tutta una serie di permessi che le hanno concesso di permanere appunto negli Stati Uniti, ripartire e poi rientrare negli USA. Sta di fatto che il certificato di naturalizzazione risale al 1942 ed è stato rilasciato dal New York’s Eastern District Court. Non si sa ancora perché ci sia questa discrepanza e tuttavia non ci sono prove che la madre di Trump sia stata negli Stati Uniti come immigrata clandestina o che abbia violato le leggi sull’immigrazione di quegli anni, visti i suoi frequenti viaggi internazionali e il fatto che non le sia mai stato poi negato l’ingresso negli Stati Uniti al ritorno.
Tradotto e adattato da Snopes
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