Un post in continua condivisione su Facebook attribuisce al giornalista Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, la seguente affermazione:
La frase è un estratto da un editoriale pubblicato dallo stesso Travaglio sulla sua testata il 1° giugno 2018, all’interno di un contesto più ampio:
Dopo tanti fallimenti e colpi di scena, abbiamo un governo di compromesso: magari non entusiasmante, ma nemmeno terrificante come l’hanno dipinto i giornaloni prim’ancora che nascesse. Tutto se ne può dire, fuorché che sia peggiore di quelli degli ultimi 15 anni. Non c’è neppure un ministro inquisito o condannato, ed è la prima volta dal 1994. Nessun ministro puzza di berlusconismo, ed è la prima volta dal 1983, quando con Craxi iniziò la lunga e ininterrotta stagione nera delle leggi ad personam e ad aziendam.
La stessa affermazione è ripresa da Luigi di Maio in un video postato da Il Fatto Quotidiano il 2 giugno 2018.
Alla richiesta di verifica, diversi nostri lettori ci indicavano una condanna ricevuta da Matteo Salvini nel 1999, con 30 giorni di reclusione per oltraggio a pubblico ufficiale. Come riportano NeXt Quotidiano, Libero Quotidiano e HuffPost, nel 1999 l’attuale Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell’Interno era stato denunciato e condannato a 30 giorni per aver lanciato uova contro le macchine istituzionali sulle quali transitavano il prefetto (ma fu un errore in quanto l’obiettivo era Massimo d’Alema, allora Presidente del Consiglio), e il sindaco di Milano Gabriele Albertini. Troviamo riscontro nell’archivio storico de La Stampa, a pagina 3 dell’edizione di mercoledì 13 gennaio 1999.
In quel giorno, a Milano si teneva un vertice istituzionale sulla sicurezza che, una volta terminato, trovò la contestazione di leghisti e militanti di Azione Giovani (Alleanza Nazionale) che lanciarono uova sulle macchine che uscivano dalla prefettura.
Il fatto è riportato anche sul sito ufficiale dei Giovani Padani, nella scheda dedicata a Matteo Salvini:
Nel 1999 denunciato, e condannato a 30 giorni, per oltraggio a pubblico ufficiale (lancio di uova a D’Alema e qualche divisa un po’ sporcata): politicamente scorretto ma ne valeva la pena.
Parliamo di precisazioni, dunque, per ricordare che Matteo Salvini aveva subito una condanna, seppur lieve, per oltraggio a pubblico ufficiale. La notizia è riportata anche dai quotidiani dell’epoca.
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