PRECISAZIONI L’ultima trovata dei migranti: fingersi omosessuali per ottenere asilo politico – bufale.net
Ci viene segnalato il seguente link, targato BlastingNews:
Che i migranti economici che riescono a raggiungere le nostre coste e non hanno i requisiti per ottenere lo status di rifugiati siano disposti a tutto pur di vedersi riconosciuto il diritto di restare in Europa è notorio. Dopo aver attraversato l’Africa ed il Mediterraneo mettendo a rischio la loro stessa vita l’obiettivo principale dei migranti è ottenere asilo, e da sempre per ottenerlo sono pronti a dichiarare false generalità, una nazionalità diversa, oppure fingersi perseguitati per motivi politici ed in alcuni casi persino condannati a morte: tutte circostanze che valgono la concessione dell’agognato asilo. Ma nella maggioranza dei casi con queste bugie non riescono a spuntarla: le commissioni che analizzano le richieste riescono a scoprire la verità, rigettando le richieste di chi non possiede i requisiti stabiliti, come dimostra il fatto che ad essere approvate siano un’esigua minoranza delle domande presentate. Ma ora le cose potrebbero cambiare.
La denuncia arriva da alcuni operatori delle Marche, dove la maggioranza dei richiedenti asilo che ha presentato la domanda si è contestualmente dichiarato gay, aspetto che nel caso che l’individuo provenga da uno dei tanti paesi del terzo mondo dove l’omosessualità è fuorilegge, vale l’ottenimento del visto. In molti paesi di origine dei migranti l’omosessualità è punita con il carcere o addirittura con la pena capitale, e chi sfugge a questo genere di persecuzione ha pieno titolo ad essere accolto. Inoltre, a differenza di molte bugie facilmente smascherabili, dimostrare che un individuo mente relativamente al proprio orientamento sessuale non è facile. Per essere ancora più convincenti alcuni richiedenti asilo si sono addirittura iscritti all’Arcigay.
La notizia, invero, deriva da una nota simile rilanciata da Il Giornale, basata su un allarme lanciato asseritamente dalla Lega Nord
L’allarme nei giorni scorsi è stato lanciato dagli operatori delle Marche dove c’è stata un’impennata di ‘outing’: in pratica quasi tutti i richiedenti asilo, nel presentare la domanda, hanno detto di essere omosessuali. Sembra che gli immigrati abbiano ricevuto un’imbeccata, qualcuno vocifera da addetti dell’Unhcr: visto che le loro domande sarebbero state respinte, trattandosi di semplici migranti economici, gli sarebbe stato suggerito di dichiararsi omosessuali. E così hanno fatto. E stanno facendo. Facile prevedere che in questo modo quel misero 5% di domande di asilo accolte con questo escamotage si impennerà, magari arrivando anche al 50%.
A protestare è la Lega Nord, con il parlamentare lombardo Paolo Grimoldi che annuncia un’interrogazione immediata al ministro Alfano: “A questo punto rischiamo che venga riconosciuto lo status di rifugiati a decine di migliaia di immigrati che altrimenti verrebbero espulsi. Alla ripresa dei lavori parlamentari presenterò al ministro degli Interni un’interrogazione per sapere quanti sono i richiedenti asilo che nel presentare domanda di protezione si sono dichiarati omosessuali. Vogliamo sapere quante sono le domande accolte e se sono state fatte delle verifiche sulla veridicità di queste dichiarazioni.” Ma il Carroccio punta l’indice anche su un’altra questione. “In un’intervista su Repubblica, un immigrato del Gambia diventato rifugiato in quanto gay spiega di essersi iscritto all’Arcigay. Ecco – sottolinea Grimoldi – il fatto che un immigrato dica di essersi subito iscritto all’Arcigay fa già capire che con questo escamotage il Governo ci riempirà di immigrati, facendo la felicità e la ricchezza delle cooperative sue amiche, e il Pd farà pure il pieno di voti. Poi se i vari provvedimenti per velocizzare la concessione della cittadinanza venissero approvati ci ritroveremmo improvvisamente decine di migliaia di ‘nuovi italiani’, iscritti all’Arcigay, ed elettori del Pd. Hanno proprio ragione quelli che sostengono che l’immigrazione è un’opportunità da sfruttare: lo è davvero, ma per il Pd…”
L’identità dei testi è palese, ma Il Giornale ricorre all’uso della formula dubitativa.
Come avrete notato si parla di sembrerebbe, di una futura interrogazione parlamentare per appurare i numeri corretti.
E si fa riferimento ad un testo di La Repubblica che invece racconta la dolorosa storia di un omosessuale fuggito temendo l’inevitabile discriminazione in caso di outing.
Sostanzialmente siamo ad un effetto denegato della causa.
Il dato è che molti dei rifugiati, tra le cause per la loro fuga, dichiarano la discriminazione.
Tra le cause di discriminazione vi è l’omosessualità.
E questo è l’effetto.
Ma la causa? Possiamo davvero attribuire la causa con la sola formula dubitativa, invertendo il principio di innocenza in un principio di menzogna a prescindere?
Al momento non abbiamo dati per esprimerci sulla questione, che resta munita di formula dubitativa. Ma possiamo affermare che, al momento, nessuno nella blogosfera li ha.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.