PRECISAZIONI Le vignette di Charlie Hedbo e il piccolo Aylan – Bufale.net
Charlie Hebdo pubblica due vignette sul caso del piccolo Aylan molto contestate dai media e attraverso i canali Social, a partire da Twitter con l’hashtag #JeNeSuisPasCharlie. Le vignette sono vere, sono state realmente pubblicate, la rivista satirica francese è molto particolare e spesso di difficile interpretazione. Bisogna considerare e tentare di intravvedere il punto di vista del vignettista e quale potrebbe essere la sua reale denuncia, condivisibile o meno.
Il Giornale scrive:
In un disegno anche Gesù che cammina sulle acque e si fa beffe di Aylan: “I cristiani camminano sulle acque, i bambini musulmani affogano”
Nell’obiettivo dei vignettisti, infatti, questa volta finisce il piccolo Aylan, il bambino siriano affogato nel viaggio verso l’Europa e la cui foto riverso sulla spiaggia ha fatto il giro del mondo.
Nella copertina della rivista oggi in edicola si vede Aylan sulla spiaggia e un cartello che dice “Così vicino al suo obiettivo” e il clown di McDonald’s che lancia la sua promozione: “Offerta: due menu bambini al prezzo di uno”. Il titolo è glaciale: “Benvenuti ai migranti”.
Ma a scatenare la reazione sdegnata dei social network (gli stessi che alcuni mesi fa twittavano al grido di “Je suis Charlie Hebdo”), è stata la vignetta interna. Dove si vede Gesù che cammina sulle acque e Aylan in procinto di affogare. “La prova che l’Europa è cristiana – si legge – i cristiani cammino sull’acqua, i bambini musulmani annegano”.
Secondo quanto riporta “Il Tempo” un attivista e avvocato britannico vorrebbe portare le vignette dinanzi al Tribunale Penale Internazionale per istigazione al “reato di odio“.
Riportiamo le due vignette e le relative traduzioni. Ecco quella riportata in copertina:
Si près du but… Promo! 2 menus enfant pour le prix d’un
TRADOTTO:
Così vicino all’obiettivo… Promozione! 2 menu bambini al prezzo di uno
Ecco quella contenuta all’interno dello stesso numero della prima:
La preuve que l’Europe est chrétienne – Les chrétiens marchent sur les eaux – Les enfants musulmans coulent
TRADOTTO:
La prova che l’Europa è cristiana. – I cristiani camminano sulle acque. – I bambini musulmani affondano
Grazie a queste due vignette chi probabilmente diffuse a inizio 2015 l’hashtag #jesuischarlie ora commenta le vignette con il nuovo #JeNeSuisPasCharlie.
Il problema principale è che Charlie Hebdo non è per niente “leggero”, ci va pesante sempre e comunque e spesso le vignette non vengono capite da chi non segue i fatti a cui esse si riferiscono. Molti si ricorderanno le vignette “anti islam”, tanto condivise in seguito all’attentato del 7 gennaio 2015, ma pochi hanno presente le vignette riferite alla Chiesa cristiana. Eccone una in particolare:
Era il 2012, quando il governo di Hollande stava presentando un progetto di legge a favore del matrimonio e la possibilità di adozione da parte delle coppie omosessuali. Non mancarono le critiche da parte della Chiesa e in particolare dei vescovi francesi, soprattutto quelle riportate dal vescovo André Vingt-trois, così come non mancò la vignetta della rivista satirica francese (riportata qui sopra) critica verso lo stesso vescovo e raffigurante la Trinità in una situazione a dir poco osé, in una sorta di “unione” omosessuale. Il titolo? “Mgr Vingt-Trois a trois papas”, tradotto “Monsignor Vingt-Trois e i tre papà“.
Visto questo chiaro esempio di vignetta “made in Charlie Hebdo”, dovremmo considerare due possibilità riguardante i contenuti delle vignette raffiguranti il piccolo Aylan.
La prima vignetta, raffigurante un evidente cartello del McDonald’s e il suo clown Ronald, potrebbe essere letta come una critica verso il consumismo occidentale, dove i bambini vengono considerati dei piccoli consumatori e fonte di guadagno, messo di fronte a tragedie come quelle di Aylan e di suo fratello, morti durante il tentativo di attraversata (“Promozione! 2 menu bambini al prezzo di uno“).
La seconda vignetta, raffigurante Cristo che cammina nell’acqua e il piccolo Aylan mentre affoga, potrebbe essere letta come una critica verso l’ipocrisia di chi si professa cristiano e rimane indifferente di fronte a ciò che sta accadendo.
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