Ci segnalano un video postato da Licia Colò sulla sua pagina Facebook ufficiale il 5 Febbraio 2017:
La conduttrice televisiva si trovava in un supermercato Carrefour quando al banco del pesce notava delle confezioni di granchi richiuse con del cellophane. La Colò notava che i granchi erano ancora vivi, per questo aveva pensato di denunciare il fatto con una diretta video, dichiarandosi intenzionata ad acquistare tutte le confezioni per poi liberare i granchi nel mare di Ostia:
La protesta aveva ottenuto una puntuale risposta da parte di Carrefour, come la conduttrice riporta in una schermata postata sulla sua pagina poche ore fa:
Alcuni commentatori, però, hanno contestato la scelta di liberare i granchi in mare senza che vi fosse la certezza della loro provenienza. Nel nostro archivio, facendo mente locale, già avevamo trattato l’argomento nel 2014, occupandoci della liberazione di alcune specie in oasi protette. La nostra analisi riportava un’inchiesta di Damiano Fedeli in cui si parlava di specie alloctone e autoctone, distinguendo la differenza dei rispettivi significati e specialmente il loro impatto conseguente all’inserimento in un dato ecosistema. Si citava il caso dei gamberi rossi della Louisiana introdotti arbitrariamente in un allevamento di Massarosa, in provincia di Lucca. L’inserimento portò a danni alle colture, come testimonia questo articolo del Tirreno per via di un disastroso impatto nell’ecosistema.
A tal proposito leggiamo un documento del Ministero dell’Ambiente. Nella premessa troviamo:
Nello stesso documento troviamo un elenco dettagliato delle minacce che comportano le introduzioni di specie aliene negli ecosistemi:
In questo video viene in parte riassunto il problema della differenza tra specie alloctone, autoctone e l’impatto delle prime sull’ecosistema.
L’iniziativa di Licia Colò è stata ripresa da Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Corriere e dall’Ansa.
In questa nostra precisazione non neghiamo l’assoluta buona fede della conduttrice Licia Colò, che nel suo gesto ha voluto a suo modo restituire dignità alla vita dei granchi reperiti al supermercato. La sua protesta ha ricevuto risposta dalla stessa direzione del Carrefour, creando dunque un canale di comunicazione tra il consumatore e il distributore. Informarsi è sempre d’uopo, specie quando si ha a che fare con esseri viventi.
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