Ci viene segnalato il seguente articolo, targato La Repubblica, ricalcato da diverse testate ed agenzie, che riporta come in questi giorni il responsabile di settore della Curia di Milano, Don Gian Battista Rota, abbia proposto nell’apposito portale dedicato agli insegnanti di religione meneghini il seguente appello:
«Cari colleghi — si legge nella lettera scritta dal responsabile di settore della Diocesi, don Gian Battista Rota — come sapete in tempi recenti gli alunni di alcune scuole italiane sono stati destinatari di una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale affermando un’idea di libertà che abilita a scegliere indifferentemente il proprio genere e il proprio orientamento sessuale». Una lettera che pare dunque pensata per mettere in piedi un sistema di contromisure che “proteggano” gli ignari studenti dalla “campagna” di indottrinamento e dal confronto con i temi “sensibili” per la chiesa cattolica. «Per valutare in modo più preciso la situazione e l’effettiva diffusione dell’ideologia del “gender” – scrive la Curia – vorremmo avere una percezione più precisa del numero delle scuole coinvolte, sia di quelle in cui sono state effettivamente attuate iniziative in questo senso, sia di quelle in cui sono state solo proposte».
Detto ciò, la richiesta è chiara: «Per questo chiederemmo a tutti i docenti nelle cui scuole si è discusso di progetti di questo argomento di riportarne il nome nella seguente tabella, se possibile entro la fine della settimana»
Il testo, nonostante la sua natura iniziale di “contenuto visibile solamente per mezzo di idonea password”, è stato consegnato alla stampa da professori e docenti poco inclini ad accettare un ruolo da “controllori improvvisati”, e di lì è giunto alla Rete, suscitando l’indignazione che ha raggiunto anche questo portale.
La notizia è confermata. È la stessa Curia di Milano a rilasciare una nota di precisazione, questa volta pubblica:
In merito alla circolare inviata nei giorni scorsi agli insegnanti di religione della Diocesi di Milano per avere la segnalazione di iniziative nelle scuole relative ai temi legati all’omosessualità e all’identità di genere, pubblichiamo questa dichiarazione di don Gian Battista Rota, responsabile del Servizio diocesano per l’Insegnamento Religione Cattolica: «La comunicazione mandata sabato 8 novembre agli insegnanti di religione della Diocesi di Milano da un collaboratore del Servizio Insegnamento Religione Cattolica è formulata in modo inappropriato e di questo chiediamo scusa. L’intento originario era esclusivamente quello di conoscere dagli insegnanti di religione il loro bisogno di adeguata formazione per presentare, dentro la società plurale, la visione cristiana della sessualità in modo corretto e rispettoso di tutti».
Non sta a noi, per precisa scelta editoriale, giudicare l’opportunità politica e sociale di una simile iniziativa ed il suo ruolo in una scuola plurale e rispettosa di ogni ideologia. Vi riportiamo la notizia esattamente come è, perché ognuno possa trarne il suo giudizio.
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