La nuova bufala, così come ci riporta Snopes, che circola sul web riguarda la bevanda Pepsi e gli ingredienti che la compongono che farebbero malissimo alla nostra salute. Si parla di una lite legale tra Pepsi e il Centro per la Salute Ambientale, ma si definisce erroneamente l’esito di questo scontro.
Nel 2016 il sito Natural News ha pubblicato un articolo in cui si fa riferimento ad una sostanza, 4-Metilimidazolo (4-MEI), presente nella bevanda analcolica in dosi superiori ai limiti legali imposti dalla legge in California. Il 4-MEI non è aggiunto direttamente alla cola, ma è un sottoprodotto di processi che colorano il caramello che viene aggiunto alla bevanda.
Per comprendere le affermazioni fatte su questo caso da Natural News, però, è necessario prima capire la storia della regolamentazione, culminata negli sforzi per ridurre l’aumento della sostanza chimica nella soda. Lo stato della California ha alcune delle leggi più severe al mondo in merito alle avvertenze richieste sulle sostanze chimiche che possono produrre danni cancerogeni o riproduttivi.La Proposition 65, chiamata anche Safe Acque and Toxic Enforcement Act, dal 1986 ha ordinato la pubblicazione di un elenco di sostanze chimiche che sono state riconosciute come cancerogene dallo Stato e la pretesa della pubblicazione sull’etichetta di qualsiasi sostanza presente in qualsiasi alimento.
Come riportato in un articolo di Reuters del 9 marzo 2012, essendo il 4-MEI aggiunto all’elenco Proposition 65 ,il Centro per la salute ambientale ha rilevato che un certo numero di prodotti Pepsi e Coca-Cola conteneva livelli di 4-MEI superiori ai limiti consentiti stabiliti. La CEH ha presentato una denuncia legale il 23 febbraio 2012, dopo di che sia Coca-Cola che Pepsi hanno annunciato l’intenzione di portare i livelli 4-MEI nelle bibite conformi alla legge californiana.
Dopo questa vicenda altri campioni di cola sono stati analizzati, scoprendo che sia Pepsi che Coca-Cola erano ora conformi in California, ma che la Pepsi non aveva cambiato la formula delle bevande analcoliche al di fuori di quello stato. Si spiegano, così, le notizie circa la battaglia legale contro la PepsiCo. Il 17 settembre 2015 gli avvocati della PepsiCo e della CEH hanno risolto la controversia.
Nessuna fonte conferma che la PepsiCo abbia ammesso che le bibite contengano sostanze cancerogene, bensì risulta che la PepsiCo non abbia mai violato alcuna legge, e che soprattutto non è stato loro richiesto di ammettere o accettare la classificazione di 4-MEI come cancerogeno, il che non significa ammettere che le loro bevande siano cancerogene.
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