PRECISAZIONI Guevedoces: all'età di 12 anni le bambine si trasformano in maschi – Bufale.net
Ci è stato segnalato l’articolo de Il Giornale dal titolo “In un villaggio della Repubblica Dominicana all’età di 12 anni le bambine si trasformano in maschi” in cui in una città specifica, Las Salinas, si verifica un fenomeno di cambiamento sessuale naturale da parte delle bambine di 12 anni. Tale fenomeno è molto raro, ma in quella regione si verificherebbe molto spesso, in rapporto 1 a 90.
L’articolo della BBC, di cui Il Giornale non ha riportato alcun link come fonte, esiste e non è l’unico: la BBC ha rilasciato una serie di documentari intitolata “Countdown to Life: The Extraordinary Making of You”, serie che racconta cosa avviene nell’utero durante la formazione dell’individuo e i fenomeni che possono verificarsi. Nel secondo episodio, “Against the Odds” (“Contro le probabilità”), la BBC ha trattato diversi casi che solitamente si verificano molto di rado, ma che in alcune parti del pianeta accadono molto più di frequente.
Questo articolo dovrebbe essere pubblicato come “Notizia Vera”, ma è preferibile fare un piccolo approfondimento della faccenda ed, eventualmente, correggere alcuni errori che sono stati detti.
LA GENETICA DEI SESSI
Per spiegare meglio il fenomeno in questione,faremo un rapido ripasso, con altrettanto rapido approfondimento, della genetica dei sessi, ovvero su quali sono i cromosomi responsabili del differenziamento sessuale.
Come mostrato nell’immagine, i sessi sono dati dalla presenza di due possibili combinazioni di due particolari cromosomi, ovvero i cromosomi sessuali X e Y. Il cromosoma Y appare più piccolo, ma non è dovuto ad un errore: è realmente più piccolo del cromosoma X.
L’ovulo ha sempre con sé il cromosoma X, mentre lo spermatozoo che feconderà la cellula uovo può portare con sé o il cromosoma X o il cromosoma Y, dando dunque una probabilità del 50% che l’individuo possa essere o maschio o femmina.
Nel caso che lo spermatozoo contenga il cromosoma X, uno dei due cromosomi sessuali verrà casualmente silenziato (ovvero verrà deattivato e non verrà letto) e l’individuo che ne verrà fuori sarà una femmina. Nel caso, invece, che lo spermatozoo abbia il cromosoma Y, questo cromosoma porterà alla formazione di alcune proteine che andranno a silenziale alcuni geni presenti sul cromosoma X dell’ovulo (dei quali portano alla formazione dell’individuo femmina) e codifica, nel mentre, una serie di enzimi che portano come risultato alla formazione di molecole segnale che andranno ad attivare alcuni geni sempre presenti nel cromosoma X e che porteranno alla formazione dell’individuo di sesso maschile.
DEFICIENZA DELL’ENZIMA 5-ALFA-REDUTTASI (5-ARD)
Abbiamo parlato dei cromosomi sessuali e di come interagiscono tra di loro per la formazione del sesso dell’individuo. Però non operano da soli. Difatti, il cromosoma 5 contiene due geni, SRD5A1 e SRD5A2, che codificano per due isoforme dello stesso enzima, ovvero il 5-Alfa-Reduttasi (ad essere più specifici, la 3-osso-5-alfa-steroide 4-reduttasi) che converte l’ormone androgeno Testosterone in Diidrotestosterone. Come tutti gli ormoni androgeni, questi sono responsabili per la formazione e mantenimento delle caratteristiche fisionomiche maschili. Nel caso in cui questo enzima sia in deficienza (che manchi completamente o in maniera parziale) accade che il Testosterone non viene ridotto a Diidrotestosterone, tre volte più efficace della sua forma non ridotta in quanto ha maggiore affinità con le molecole bersaglio. Durante lo sviluppo embrionale, l’individuo portatore della combinazione XY e con la presenza dell’enzima, sintetizza un poco di Testosterone che verrà convertito a Diidrostestoterone e ciò porterà allo sviluppo del pene dal clitoride, la discesa testicolare e loro relativo sviluppo e ad altri fenomeni ancora. Ma per i portatori della condizione 5-ARD (5-Alpha-reductase deficiency) il poco Testosterone non fa avvenire la completa metamorfosi, portando a casi in cui può avere comunque degli organi genitali esterni maschili ma poco formati, genitali ambigui oppure genitali interni femminili. Ciò che accumuna i possibili risultati è la presenza di testicoli al posto delle ovaie.
Durante la pubertà, intorno ai 12 anni, l’abbondante produzione di Testosterone porta a compensare la mancanza del Diidrotestosterone, con risultato la mascolinizzazione dell’individuo, anche se non in maniera completa. Difatti, benché l’individuo possa apparire un maschio completamente formato, a livello della zona genitale può accadere che non ci sia un completo sviluppo delle strutture sessuali maschili, sebbene manchino di una struttura vaginale e delle tube di Fallopio. Il clitoride può presentare una forma e dimensioni intermedie a quelle di un clitoride e un pene comuni, talvolta capace di effettuare erezioni e, anche se poco frequentemente, essere anche in grado di effettuare un rapporto. I testicoli riescono alle volte anche a produrre spermatozoi vitali e in grado di fecondare, però se il clitoride non è in grado di portare a compimento il rapporto non potrà avvenire la riproduzione.
LOCALITA’
La Repubblica Dominicana (nella città de Las Salinas, nella Provincia di Barahona) non è il solo paese ad avere questa singolare percentuale: anche in Papua Nuova Guinea, Turchia e, secondo il blog LiveScience, anche in alcune regioni dell’Egitto sono state registrate frequenze sopra la norma, ma la Repubblica Dominicana rappresenta il caso di più grande interesse, poiché ha la frequenza maggiore. In queste regioni i bambini portatori di questa condizione vengono effettivamente chiamati Guevedoces che nell’articolo della BBC viene tradotto come “penis at twelve” (“pene a 12 anni”).
DOCUMENTARIO
Nel documentario, secondo Il Giornale, si sarebbero fatti accenni di chi ha voluto eseguire l’operazione per poter proseguire la propria vita come individuo femminile. Non è del tutto esatto, in quanto nel documentario, che tratta anche di altri casi come l’albinismo e il labbro leporino (Cheiloschisi), non fa alcun accenno a questa ipotesi.
È piuttosto nello stesso articolo della BBC News a fare accenno a questa eventualità: la dr.ssa Julianne Imperato-McGinley ha osservato il caso di pseudoermafroditismo (dovuto alla deficienza dell’enzima 5-alfa-reduttasi) ne Las Salinas e, come dichiara lei stessa alla BBC, ha osservato come quasi tutti gli individui portatori della condizione abbiano continuato la loro vita come individui maschi eterosessuali, mentre gli altri hanno effettivamente fatto ricorso alla chirurgia per ritornare alla condizione di partenza.
Il documentario (e specificatamente l’episodio 2) è reperibile sul sito della BBC oppure tramite YouTube.
PROPAGANDA LGBT?
Riportiamo uno dei commenti pubblicati nell’articolo de Il Giornale:
Mah un’altra della serie propaganda lgbt, della notizia non c’e traccia nello spazio siderale, della rarissima malattia presunta ancora meno. Qualcuno mi vorrebbe dire che a ben 12 anni gli escono fuori gli organi sessuali che non hanno, ma va là. Ormai per dimostrare certe ridicole teorie gender si va avanti a chi la spara più grossa. Basta spararla non è vero?
Come abbiamo illustrato nel nostro articolo, tutto ciò non ha nulla a che vedere con presunte teorie gender.
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