PRECISAZIONI Fabrizio Bracconeri dice: “Affondate la Diciotti!” – bufale.net
Fabrizio Bracconeri, noto al grande pubblico come lo stralunato e buffo Bruno Sacchi dei Ragazzi della III C, capolavoro del trash-giovanile anni ’80, arrivato sul finire dell’era Paninara e il declino di una società ruspante e chiassosa, nonché come assistente conduttore di Forum al posto del noto Pasquale Africano, la Guardia Giurata, torna a far parlare di se per i suoi contenuti su Twitter.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e dopo essere stato ripetutamente bloccato in passato, anche due volte di fila, rieccolo riapparire nelle nostre segnalazioni e nel feed di molti, troppi utenti di Twitter.
Mi sono rotto i coglioni:IO e altre migliaia di FAMIGLIE CON PORTATORI DI HANDICAP lottiamo per avere un pannolone in più per i nostri figli(17 anni), lottiamo per le medici per i pulmini per assistenti di sostegno e 100 altri diritti CHE NON ABBIAMO quindi? AFFONDATE LA DICIOTTI
— Fabrizio 🇮🇹 (@braccoofficia) 24 agosto 2018
Il riferimento al suo poco pacato (eufemismo) commento è alla sua complicata e assai difficile vita personale, ed al bisogno di costose cure per un figlio gravemente malato.
Comunque, le parole sono importanti, e oggettivamente la formulazione di questo tweet si prestava ad essere interpretata come un nuovo tentativo di flame.
Nell’arco della lunga ed affollata discussione, archiviata qui nel caso Twitter decida un nuovo intervento, è arrivata però un’ulteriore precisazione
Non ho detto questo, il carico umano va sempre salvato, la Diciotti va affondata impedendo che faccia altri carichi umani DA MANTENERE
— Fabrizio 🇮🇹 (@braccoofficia) 24 agosto 2018
Sembra quindi che la teoria di Bracconeri preveda salvare (non ci è dato, come dimostra la cronaca, ancora sapere come) i profughi della Diciotti per poi affondare la barca.
Non ho detto “ammazziamo tutti” ho detto affondiamo la Diciotti ( così non traghetterà più nessuno)
— Fabrizio 🇮🇹 (@braccoofficia) 24 agosto 2018
Barca che, ricordiamo è uno dei due unici, e costosi, pattugliatori di altura della classe Dattilo (o 940) in forza alla Marina Militare Italiana, il cui affondamento quindi rivedrebbe il senso di darsi la zappa sui piedi per eccesso.
Possiamo dimostrarci solidali col dramma umano, e, dietro richiesta, dobbiamo rilevare l’intera discussione che in molte condivisioni è saltata.
Ricordando però agli interessati che proporre la distruzione di costose strumentazioni della Marina non è mai la soluzione.
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