Se vi si avvicinasse un tizio dicendo di chiamarsi Philip Nitschke , per gli amici Dottor Morte, e sostenendo di aver inventato una bara per il suicidio autonomo vi facesse vedere una foto del dispositivo, tutto bello tirato a lucido e dalle sembianze quasi “futuristiche”, come reagireste?
Credo sia lecito pensare che una buona fetta della popolazione mondiale lo inviterebbe gentilmente ad andare in quella zona anatomica posizionata posteriormente ove la schiena cambia forma e consistenza.
I nostri lettori, a tal proposito, ci segnalano un articolo pubblicato il 7 dicembre 2017 su Notizie Flash:
E’ stata creata la macchina del suicidio, con cui si potrà morire senza provare alcun dolore. Si tratta di una creazione svolta da uno scienziato, la quale potrebbe solo aumentare il tasso dei suicidi. Le ultime notizie rivelano che il dottore, chiamato Dr. Death, ha fondato anche un’organizzazione che appoggia l’eutanasia e ha scritto un manuale sul suicidio. L’uomo è convinto del fatto che la sua nuova macchina possa aiutare i suicidi a morire in pace.
Dr. Death ha inventato la macchina del suicidio, per agevolare la morte di tutti coloro che vogliono togliersi la vita. Tale creazione solo ad aumentare il tasso di suicidi. Oggi si contano 800 mila persone suicide ogni anno e molti altri che tentato di uccidersi. Si tratta di un’innovazione realizzata dal medico australiano Dr. Philip Nitschke, conosciuto anche come Dr. Death. Quest’ultimo è il fondatore dell’organizzazione che sostiene l’eutanasia volontaria ed è l’autore del libro che fa da manuale per coloro che vogliono togliersi la vita, The Peaceful Pill. Il dottore ha rivelato di essere convinto del fatto che la macchina possa aiutare le persone infelici a morire in pace, senza provare alcun dolore.Inizialmente, il medico australiano parlava solo di eutanasia per coloro che purtroppo sono malati terminali. Ora, però, sembrerebbe aver preso completamente un’altra direzione. Infatti, pare convinto che ogni individuo debba avere l’opportunità di scegliere se vivere o morire.Proprio per dare la possibilità alle persone di morire in pace, Dr. Death ha inventato una macchina speciale. Stiamo parlando della capsula Sacro dei Paesi Bassi. Qui, chiunque può porre fine alla sua vita in modo del tutto legale. La macchina del Dr. Death non ha bisogno dell’aiuto di nessun medico per funzionare. E’ stato lo stesso creatore a dichiararlo, dopo aver annunciato che la gente che vuole morire non deve per forza essere gravemente malata. La “macchina della morte” è composta da una capsula che rappresenta una bara, la quale usa azoto liquido. Quest’ultimo inizierà a fluire non appena una persona si siederà nella macchina. Per qualche minuto si sentirà disorientata e avvertirà una sensazione simile a quella che si ha quando si bevono troppi drink, rivela il dottore. Dopo pochissimi minuti, la persone perderà conoscenza fino a morire in soli cinque minuti. La capsula è composta anche da una finestra, utile nel caso in cui la persona sentirà la necessità di uscire dalla macchina dopo aver cambiato idea. Pertanto, la capsula si aprirà, dopo aver cliccato sulla finestra di emergenza. L’ossigeno inizierà a fluire. Questa creazione è stata protagonista di moltissime critiche, in quanto potrebbe essere messa in commercio. In questo modo aumenterebbe il tasso di suicidi.
Sarà per la somiglianza nel nome col celebre filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, sarà per il particolare soprannome, o forse sarà per il fatto che in Italia è già difficile concepire un’eutanasia legale (per motivi religiosi ed etici), figurarsi un metodo fai-da-te.
Sta di fatto che è tutto vero!
Procediamo con ordine: il dottor Philip Haig Nitschke è un fisico ed un medico australiano nato nel 1947, fondatore e direttore del gruppo pro-eutanasia Exit International ed autore di numerosi libri sul tema, tra i quali il criticatissimo The Peaceful Pill Handbook (2007).
Da sempre è uno dei maggiori sostenitori dell’eutanasia volontaria in Australia, e nel 1996 grazie ad una direttiva anticipata (che in Australia ha valore legale) ne ottenne la legalizzazione per il Territorio del Nord, anche se per breve tempo poiché il Parlamento federale annullò tale provvedimento due anni dopo.
Criticato costantemente per molteplici motivi, senza entrare nello specifico delle cause legali intentategli (alcune sono in corso tutt’ora) parliamo dei possibili rischi che attribuiscono alla sua campagna: il voler garantire una morte a chiunque, anche persone non depresse né malate terminali, potrebbe in effetti portare ad un incremento dei suicidi. In un’intervista rilasciata a Vice il 5 dicembre 2017, il fisico chiarisce la filosofia a sostegno della sua tesi, spiegando i motivi che lo spingono ad andare avanti per la sua strada; inoltre si difende da una serie di accuse sui suoi libri.
Fatta questa premessa ecco che la storia sulla nuova macchina della morte, tale Sarco (Daily Mail), non sembra più tanto assurda.
La piccola precisazione che va fatta è sull’effettiva accessibilità al pubblico: la macchina va stampata attraverso una stampante 3D, inoltre i costi dei materiali si aggirano sul migliaio di euro.
Una volta creata funziona davvero ad azoto liquido ed agisce nel giro di 5 minuti, avendo anche un pulsante di uscita d’emergenza e tutti i restanti comandi all’interno (così da evitare che venga usata come arma per commettere omicidi).
La macchina dovrebbe sbarcare sul mercato nel 2018 anche se mancano notizie certe sull’argomento e sulle tempistiche, e probabilmente sarà costruita per la prima volta in Svizzera, su richiesta di un privato.
Ricordiamo che il dottor Nitschke non è nuovo a questi prototipi per il suicidio assistito, già nel 2015 aveva fatto un tour mondiale per la promozione del supporto Destiny (The Times, Independent).
Le conclusioni etico-morali, come al solito, le lasciamo a voi; noi non sappiamo quanto potrebbe essere influente questo macchinario nell’andamento del suicidio generale, né possiamo fare due conti relativi all’attività del dottore in quanto, purtroppo, il fenomeno è in costante aumento ovunque nel mondo.
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