Ci segnalano i nostri contatti la seguente notizia, targata Il Giorno:
Pandino, 15 maggio 2016 – Fanno ammazzare un coniglio e poi cercano di denunciare l’agricoltore proprietario dell’allevamento per maltrattamenti nei confronti dei suoi animali. In questo modo due animalisti milanesi in trasferta a Pandino si sono messi nei guai, rimediando un foglio di via e due denunce. L’episodio è avvenuto questa settimana. Lunedì i due si presentano da un agricoltore di 65 anni di Pandino che alleva conigli. Ne ha una cinquantina custoditi in gabbie omologate che ha regolarmente acquistato. I due non si presentano ma chiedono di acquistare un coniglio che si fanno macellare sul posto. Poi chiamano i carabinieri del paese e denunciano i presunti maltrattamenti agli animali che l’agricoltore praticherebbe, chiedendo il sequestro e l’affidamento dei conigli a loro in custodia.
Per tale provvedimento serve prima un sopralluogo di un veterinario dell’Asl che viene convocato ma che per impegni potrà visitare l’allevamento solo il giorno successivo. Il professionista arriva, controlla l’allevamento e stabilisce che i conigli sono custoditi correttamente e che l’agricoltore ha il permesso di macellazione sul posto. A quel punto i due animalisti vengono invitati in caserma dove sono denunciati per interruzione di pubblico servizio, calunnia e ricevono un foglio di via obbligatorio.
La notizia viene ulteriormente precisata dal Portale Cremaonline, il quale parrebbe confermare narrazione aggiungendo ulteriori dettagli
Il titolare dell’azienda, un uomo di 65 anni, era rimasto sorpreso dalla situazione visto che da decenni alleva conigli senza mai aver avuto problemi di nessun genere: gli animali non apparivano particolarmente sofferenti e le gabbie erano quelle classiche di fabbricazione industriale e quindi non artigianali. Ciò nonostante i due animalisti hanno continuato ad insistere per il loro sequestro, prassi che prevede innanzitutto la verifica del precario stato di salute; per questo motivo i carabinieri avevano deciso di procedere al sopralluogo il giorno successivo alla presenza del veterinario dell’Asl.
La denuncia
I due animalisti, però, non contenti di quanto era stato deciso, si sono dapprima presentati presso la caserma di Pandino sporgendo denuncia per maltrattamenti per poi ritornare presso la cascina e richiedere l’intervento della Guardia di Finanza. Mercoledì è stato eseguito il sopralluogo con il medico veterinario dell’Asl di Crema che ha constatato il corretto allevamento e il buono stato di salute degli animali, di conseguenza i due animalisti sono stati denunciati, alla Procura della Repubblica di Cremona, per aver incolpato ingiustamente una persona di un reato e per aver richiesto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri e successivamente delle Fiamme Gialle senza motivo.
La storia pare quindi semplice e lapalissiana, ma improvvisamente, come nella migliore tradizione dei seriali televisivi più in voga, irrompe un colpo di scena degno del più ispirato George R.R. Martin durante un episodio di Game of Thrones: due persone si fanno avanti su Facebook dichiarando di essere gli animalisti coinvolti nella vicenda e negando gli addebiti contestati:
Dunque, facciamo un po’ chiarezza….
Negli articoli qui riportati è presente l’ ESPOSIZIONE FALSATA DEI FATTI… In genere non mi interessa un granché l’ opinione pubblica, ma sono incazzata nera perché le cose qui riportate hanno un gran peso e intendo precisare alcune cose nel rispetto del nostro operato e di chi appoggia.
Premettendo che nessuna denuncia ci è stata pervenuta (divertente), la cosa importante che voglio mettere il luce subito è questa: NON ABBIAMO FATTO VENDERE/UCCIDERE/MACELLARE NESSUN ANIMALE !!!!!!!!
Rimaniamo certi dei maltrattamenti su quei poveri conigli rinchiusi, destinati a esser cibo per pance troppo grosse appartenenti a cervelli troppo ristretti…
CONTINUEREMO A BATTERCI PER QUELLE POVERE ANIME (come per tutti gli altri) E NE SAREMO LA LORO VOCE! Sempre! con o senza denuncia!!
Ah, e ovviamente, non passeranno inosservati né il mal operato delle figure “competenti” ne le false notizie girate!!!!
Premesso che non abbiamo ancora ricevuto notifiche dai Carabinieri ne comunicazioni ufficiali, quindi fino ad allora per noi saranno solo notizie gonfiate… Ci sono inoltre molteplici errori, ma una cosa vi dico: abbiamo prove fotografiche e registrazione audio!
Domani sarà mio dovere chiamare le testate giornalistiche per dichiarazioni, oltre a chiamare il Sindaco per capire le sue intenzioni.
Siamo certi dei reati presenti all’interno dell’allevamento, e continueremo fino alla sua chiusura! Non ci fermerete neanche con un foglio di via obbligatorio, delegheremo altre Unitá Operative META!
Naturalmente, essendo la vicenda ancora in stato embrionale (l’evento si dovrebbe essere consumato nell’arco di una singola settimana, quella appena trascorsa) è prematuro anche solo parlare di avvisi di garanzia o provvedimenti ulteriori al citato foglio di via, che, ove ricorrano i presupposti, pertengono ad una fase processuale ulteriore rispetto alle indagini di rito, e queste due lettere aperte al pubblico trasla la diatriba dalle aule di tribunali al campo mediatico dei giornali e dei post su Facebook, dove spicca un commento in particolare:
Ciò che è sicuro è che, calmati i bollori della rete, spetterà al diritto dirimere la questione.
E di questo, non appena vi saranno notizie sulla vicenda, ve ne sarà data piena contezza.
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