Ci segnalano i nostri contatti una proposta di legge, ascritta alla Legge di Stabilità 2015, che renderebbe il canone Rai non più legato al possesso di apparecchio radiotelevisivo, ma incorporato alla bolletta dell’ENEL. Ci siamo occupati in passato riguardo al canone parecchie volte, l’ultima in ordine di tempo alla fine dell’anno scorso.
Il nostro contatto non fornisce alcuna fonte, cercando nel web tuttavia ci si trova davanti diversi articoli riguardanti l’argomento sul sito Piccola e Media Impresa.
Si legge nell’articolo:
Canone RAI in bolletta elettrica, indipendentemente dal possesso di un televisore o apparecchio predisposto a ricevere il segnale TV: è l’obiettivo del Governo Renzi, che con un emendamento alla Legge di Stabilità 2015 – confermato dal viceministro dell’Economica, Enrico Morando – ha rispolverato la tanto contestata misura.
Secondo tale misura ci sarebbero dei vantaggi e un cospiquo abbassamento dell’imposta.
Morando ha comunque anticipato anche la possibilità di concedere l’esenzione dal canone RAI per la fascia di reddito fino a 7.500 euro, mentre per tutti gli altri si parla di una tassa di 60-80 euro. Il costo dell’abbonamento “forzato” scenderebbe quindi di importo rispetto agli attuali 113,50 euro, ma le entrate (stimate in 1,8 miliardi di euro) sarebbero garantite dal maggior numero di contribuenti chiamati a versare il canone RAI
Viene dunque meno quanto riportato dal Sole 24 ore a fine anno scorso, secondo cui il canone sarebbe rimasto congelato a 113,50 € a tutto il 2015.
Bisogna comunque dire che PMI.it, pur dando buone possibilità per l’approvazione dell’emendamento, conferma come tale proposta sia ancora in fase di discussione e non di meno indichi diverse obiezioni sollevate al riguardo di possibili attuazioni.
La misura non convince l’Autorità di vigilanza di settore (l’Authority per l’Energia) né l’Associazione dei produttori elettrici, Assoelettrica.
Stessa linea di pensiero per Federconsumatori e Adusbef:«È balzana ed illegale l’idea di addossare sulle bollette elettriche l’ennesimo, assurdo, odioso balzello, per far pagare il canone RAI, con arbitraria norma ad hoc nella Legge di Stabilità, anche a famiglie, cittadini, consumatori ed utenti che non hanno la televisione, imponendo alle aziende elettriche l’ingrato compito di fungere da esattori. Intollerabile questo tentativo di fare cassa sulle tasche delle famiglie, che sono libere di decidere se possedere o meno un televisore».
E altri interventi simili. La notizia, ad oggi, è la cronaca di una ipotesi allo studio del governo, del quale è prematuro dare l’esito finale.
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