La notizia è vera, effettivamente Larry e Daniel Lennox-Choate, i primi omosessuali ad essersi sposati a West Point, la famosa Accademia Militare, hanno subito un’aggressione omofoba mentre passeggiavano a New York, quel che l’aggressore non sapeva è che i due oltre ad essere dei militari sono anche degli eccellenti pugili.
Il problema è che in Italia la notizia rischia di essere ingigantita, fino alla apologia dell’eccesso di legittima difesa. Su Leonardo.it i due malcapitati vengono trasformati in una coppia di Rambo:
«A Manhattan, un omofobo ha aggredito una coppia gay per strada. Ma i due erano entrambi militari: l’aggressore è stato lasciato in mezzo alla strada coperto di sangue. “Ci rifiutiamo di essere delle vittime”, hanno poi spiegato Daniel e Larry su FB».
In realtà se andiamo a leggere le fonti americane che per prime riportano la notizia, nessuno parla di un esito così truce della storia. La polizia di New York ha diffuso su Twitter una foto dell’aggressore, scattata da un testimone, nel momento in cui sale in bicicletta per scappare.
Non sembra avere l’aspetto di qualcuno che è stato “lasciato in mezzo alla strada coperto di sangue”, definizione che suggerisce danni evidenti e debilitanti. Il New York Post riporta anche lo stato Facebook di Larry. Ed è questo che porta al fraintendimento. Molto facile se non si tiene conto dell’immagine diffusa il giorno dopo.
«E ‘difficile credere che nel 2015 abbiamo ancora a che fare con crimini di odio anti-gay a Soho rispetto a tutti i luoghi in cui avrebbe potuto accadere, ma questo è quel che è successo oggi. Prima di tutto stiamo bene. A parte un labbro gonfio e un braccio dolorante per i pugni dati, stiamo bene. Il ragazzo che urlava oscenità anti-gay a noi […] prima di dare un pugno a Danny? Se n’è andato coperto del suo stesso sangue con la coda tra le gambe, dopo aver preso il controllo della situazione, l’ho gettato in strada come il perdente vigliacco che è. La divisione contro i crimini d’odio della polizia di New York sta seguendo le indagini ed abbiamo piena fiducia sull’esito positivo che seguirà. Ci rifiutiamo di essere vittime e siamo grati di poterci difendere, ma rattristati dal fatto che idioti come questo ragazzo potrebbero non scegliere due ragazzi che hanno praticato il pugilato la prossima volta».
Riassumendo: Un balordo ha aggredito i due dando un pugno a Danny, i due reagiscono ed il tipo si dilegua con la sua bicicletta. Lo sfortunato omofobo sicuramente ha trovato pane per i suoi denti, ma non è stato “pestato a sangue”. Cosa che nessuno in nessun caso dovrebbe sentirsi autorizzato a fare, tanto meno degli ufficiali dell’esercito. Il fatto che i due siano stati abbastanza civili da limitarsi nella loro reazione non rende meno bella questa storia. Tra l’altro ci da anche un messaggio: imparare l’autodifesa, magari attraverso uno sport, è molto importante, perché ci insegna la differenza sostanziale tra il diritto a difendersi e la pretesa di farsi giustizia da soli.
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