Potete scrivere sulla scheda elettorale “Il Capitano” perché Salvini è detto il Capitano!
Potete scrivere sulla scheda elettorale “Il Capitano” perché Salvini è detto il Capitano! è un caso evidente di quel genere di bufala che chiamiamo Griefing.
Si tratta di un genere di bufala che abbiamo ribattezzato usando il linguaggio dei videogames.
Sostanzialmente il griefer è un autore di bufale che si pone un solo obiettivo: cercare di rendere le persone che condividono le sue creazioni ridicole, danneggiandole se non moralmente addirittura fisicamente.
Il griefer, ad esempio, è il bufalaro che cerca di convincere chi lo legge a gettare bicchieri di acqua ghiacciata nell’olio rovente, trovando l’idea di un soggetto con ustioni di terzo grado assai sollazzevole, oppure, nelle forme più benigne, a fare a pezzi l’alimentatore del proprio cellulare, rendendolo così inutilizzabile, per ottenere un moderno caricabatterie wireless, oppure a formattarsi completamente il cellulare stesso per ottenere dei fantomatici giga in omaggio o gettare pezzi di alluminio e carta stagnola nel forno a microonde per ottenere una luccicante sfera ben lucidata.
E che, l’ultima volta, aveva deciso di convincere innumerevoli elettori della Lega a condividere un falso articolo spagnolo dove si dava al Ministro Matteo Salvini del ciccione dicendo che conteneva lodi.
Questa volta l’obiettivo è rendere l’elettore ridicolo spingendolo ad invalidare la scheda elettorale usando la sua stessa partigianeria.
Commenti come è previsto che si possa scrivere CAPITANO in quanto Salvini detto il CAPITANO! Si informi e smetta di diffondere informazioni tendenziose verso l’elettorato leghista e RICORDIAMOCI DI SCRIVERE “CAPITANO” SULLA SCHEDA DOMANIII! IMPORTANTE! stanno apparendo in massa nei commenti alle notizie relative alle elezioni di domani, come ad esempio il link sull’ANSA.
Naturalmente, come per ogni caso di griefing, i commenti si suddividono tra chi coscientemente condivide la bufala dello scrivere sulla scheda elettorale “Il Capitano” e chi invece lo fa perché vi crede.
La bufala si basa sulla violazione e falsa applicazione delle norme elettorali: è vero che si può votare qualcuno indicando un soprannome, è vero che lo scrutatore deve cercare di “conservare” la volontà del votante per quanto possibile, anche se questi è evidentemente ignorante, anche se questi è sviato ed in errore, ma non è vero che si possa semplicemente scrivere cose a caso sulla scheda.
Per quanto riguarda l’indicazione del soprannome del candidato da parte dell’elettore, si ritiene che il voto di preferenza così espresso sia valido soltanto se il soprannome risulta dagli atti di presentazione delle candidature (Consiglio di Stato – V Sezione, 12 aprile 2001, n. 2291) e sia stato quindi riportato nel manifesto delle candidature (T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 25 ottobre 2003, n. 730).
Quindi, in generale, a meno che il soprannome non sia espressamente contenuto nel manifesto delle candidature e depositato negli atti di presentazione delle stesse, usate il nome.
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