Polizia interviene durante un concerto a Mosca e il pianista continua a suonare: cos’è successo
La polizia è intervenuta durante un concerto per la pace a Mosca, mentre si esibiva il pianista Alexei Lubimov. L’artista, però, si è rifiutato di dare retta agli agenti e ha continuato fino alla fine della sua esibizione, ottenendo un sentito applauso da parte del pubblico. La notizia è stata ripresa anche dai nostri quotidiani nazionali. Anche Repubblica ha riportato la notizia e sui social ha pubblicato il video di quel momento.
Il pianista Lubimov si stava esibendo al Centro Culturale Rassvet di Mosca per l’evento “Songs Against Time” con un tributo a Valentin Silvestrov e Schubert. In quel momento è intervenuta la polizia, e come riporta la stampa internazionale gli agenti sarebbero stati chiamati per un allarme bomba. Per questo chiedevano a tutti i presenti di lasciare la sala.
Secondo ClassicFM l’allarme bomba sarebbe arrivato da una soffiata anonima, e quello che si stava tenendo presso il Rassvet non era un vero e proprio concerto per la pace. Ad attirare gli agenti – attenzione: le testate parlano di “fonti non ufficiali” – sarebbe stato più che altro il nome di Silvestrov associato all’evento. Silvestrov, infatti, è attualmente rifugiato a Berlino dopo essere scappato dalla sua Kiev con lo scoppio della guerra.
L’opinione più condivisa sui social è che qualcuno presente in sala, effettivamente, potrebbe aver allertato le autorità una volta partite le prime note di Silvestrov dalle mani di Lubimov. Le informazioni sono frammentarie, ma le immagini parlano chiaro: la polizia sale sul palco e si rivolge al pianista, ma quest’ultimo non dà loro ascolto fino alla fine dell’esibizione.
Il concerto a Mosca tenuto da Lubimov è stato soprattutto un omaggio a Silvestrov e non un evento contro la guerra, dal momento che il Cremlino impedisce qualsiasi dissenso a favore dell’Ucraina.
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