Politico russo propone di portar via i bambini Ucraini per educarli in Russia: notizia purtroppo vera, e alquanto scioccante. Un crudele sottoprodotto della propaganda filorussa della guerra come “operazione speciale di denazificazione”.
La propaganda è come una pallina su un piano inclinato, con fortissime intersezioni con altre teorie del complotto (vedremo, quella di QAnon, ad esempio).
Se accetti l’idea che esista una “guerra che guerra non è”, perché in realtà stai “denazificando” qualcuno, la guerra non è più guerra. Diventa una Crociata in cui è giusto mandare tutti a morte perché “tanto Dio riconoscerà i suoi”.
E non è un paragone tanto peregrino dato che la TV Russa ci ha esibito lo spettacolo di giornalisti pronti a dichiararsi pronti a immolare tutto il mondo in un Olocausto Nucleare che arderà le carni dei buoni e dei cattivi, orgogliosi di andare in Paradiso mentre i cattivoni della NATO “moriranno e basta”.
Se ammetti che esiste una “Crociata contro il Male”, devi ammettere che esista un popolo malvagio per natura. E quindi sei autorizzato a inventarti improbabili avvistamenti di nazisti tatuati dediti a vandalismi del tutto inventati.
E in base a tali fake news sei autorizzato a chiamare a casa per incassare i complimenti di tua madre, “babushka” russa dura e pura tutta soviet e tradizione per aver brutalmente massacrato a bastonate un anziano ucraino fino a fargli scoppiare gli organi interni.
Se non sono umani ma “nazisti per natura”, tutto è concesso. Anche strappare i figli alle famiglie perché diventa un “atto di giustizia”.
In quanto le famiglie saranno indubbiamente “naziste banderite”.
Un minuto. Basta un minuto su una trasmissione russa per capire che quello che per un osservatore occidentale sarebbe improponibile, un atto per cui salire sulle Barricate, per la Russia moderna è del tutto verosimile, anzi auspicabile.
Quella Russia che vede nazisti ovunque come Akakij Akakievič Bašmačkin nel “Il Cappotto” di Gogol vedeva ladri pronti a derubarlo del prezioso indumento nuovo.
Basta un minuto. Un solo minuto per rabbrividire.
Vi lasciamo ad una trascrizione fedele del dialogo, anzi del monologo andato in onda in Russia, frutto dell’idea di “denazificazione”
Ci sono una serie di problemi da quelle parti. Sicuro. Bisogna ricostruire tutto da zero. Ma il problema maggiore è costituito dalle persone. Ci sono dei bambini. I bambini sono la categoria principalmente afflitta da quei bastardi dei Banderiti nazisti che gli fanno il lavaggio del cervello. Se vogliamo che quei territori siano dalla nostra parte, se vogliamo dare loro un futuro come parte della Federazione Russa non dovremmo concentrarci sui veterani, anche se tutti se la cavano male. Dobbiamo dedicarci ai bambini. Forse potremmo coscriverli nelle nostre accademie militari di Suvorov, di Nakimov, possiamo mandare quei bambini lì. La superiore educazione Moscovita e altre istituzioni accademiche dovrebbero riservare dei posti aggiuntivi, per inserirvi quegli studenti. Dovremmo inserirli in dormitori gratuiti. Oggi non possono pagare per la loro educazione. Comunque dovremmo farlo. Così la gente capirà che facciamo sul serio e che la Russia sarà qui per un lungo periodo. Per tutta l’eternità
Avete capito benissimo.
La logica è che essendo gli Ucraini tutti nazisti per natura, essi cresceranno figli nazisti che odieranno la Russia.
Ma siccome bisogna far capire ai “bastardi Banderiti” che “la Russia è lì per sempre” la soluzione ideale è strappare i bambini Ucraini alle loro famiglie Ucraine (in quanto naziste e banderite) e spedirli nelle accademie militari Russe dove impareranno che la Russia è il loro futuro.
O meglio, siccome le guerre esistono e tendono a creare orfani, niente di meglio che prendere bambini già vittime della guerra e trascinarli via da quello che hanno conosciuto per farne soldati per l’esercito russo.
La logica, se ci pensate, è grossomodo quella per cui la Cospirazione del Patriota Q in America prevedeva di deportare tutti i “Dem” e i nemici di Trump in appositi campi di concentramento per essere uccisi, torturati e spinti al suicidio perché sennò Biden avrebbe potuto fare lo stesso nei Campi FEMA.
Se il problema è che gli Ucraini, essendo nazisti per natura, fanno il lavaggio del cervello ai bambini e questo è una cosa cattiva, solo una forte propaganda o una altrettanto forte sospensione dell’incredulità potrebbe far ritenere che strappare quei bambini alle loro famiglie per rinchiuderli in collegi militari non sia meno brutale della presunta brutalità che si vuole combattere.
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