Polemica Salvini-Di Maio sulle province: “Altri viceministri 5 Stelle ci lavorano”. A chi si riferisce?
Ci sono conferme in queste ore sulla nuova polemica tra Salvini e Di Maio sulle province. Oggi 28 aprile, infatti, una nuova disputa tra questi due importanti personaggi politici tiene banco, con il leader della Lega che, dopo aver parlato della legittima difesa sui social alle porte del weekend (abbiamo analizzato attentamente anche quel post), poco fa ha replicato al principale esponente del Movimento 5 Stelle. Cerchiamo di capirci qualcosa di più, anche perché in molti si stanno chiedendo a chi si riferisse lo stesso Salvini.
Ad aprire le danze è stato Di Maio sulle province, considerando il fatto che in mattinata il Ministro ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook, in cui ha dichiarato senza mezzi termini di non avere intenzione di ridare loro forza. Il motivo? Non creare 2.500 poltrone del tutto nuove che peserebbero sulle tasche degli italiani senza una reale necessità. Un testo lungo il suo, argomentato, che ha immediatamente scatenato le reazioni di altri esponenti politici. Qui di seguito, comunque, il post in questione.
Quanto affermato da Di Maio sulle province, evidentemente, non ha fatto particolarmente piacere a Salvini. Come riporta TGCom, infatti, il Ministro degli Interni ha replicato senza mezzi termini al suo collega. Incalzato dai giornalisti a Paderno Dugnanto, vicino Milano, lo stesso Salvini ha lanciato un messaggio che in qualche modo apre nuovi scenari all’interno del Movimento 5 Stelle:
“Se Luigi Di Maio mi spiega chi sistema le scuole e le strade andiamo d’amore e d’accordo. Poi i Cinque Stelle si mettano d’accordo con se stessi, perché altri viceministri dei 5 Stelle stanno lavorando per dare forza alle province”.
Date queste premesse, in tanti si sono chiesti a chi si riferisse Salvini, rispondendo a Di Maio sulle province. Un’indicazione arriva direttamente da Next Quotidiano, che in queste ore ha pubblicato un post nel quale viene menzionata la viceministra all’Economia Laura Castelli. Tutto ruota attorno all’ultima bozza delle Linee guida per la riforma degli enti locali concepita proprio da Lega e Movimento 5 Stelle.
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