Complottismo

Pinguini complottisti: “In libreria non ci sono autori di destra sugli scaffali”

Nato il 19 novembre scorso, sulla scia del successo riscosso dalle Sardine in rete e nelle piazze italiane, il gruppo Facebook dei Pinguini (questo il nome che si sono simpaticamente dati) si è riunito per “fare opposizione”. Ad unirli, un’idea di Italia sovranista, non succube dell’Europa. Si dichiarano apartitici ma non apolitici, uniti sotto una sola bandiera comune: quella del centro destra unito e compatto. Si tratta di persone provenienti dalla Lega, da Fratelli d’Italia e da Forza Italia, fieri e orgogliosi sostenitori dell’operato delle forze dell’ordine.

Nella loro descrizione manca forse un ulteriore elemento di identificazione: il complottismo. Complottismo che emerge in un post in particolare, pubblicato sulla bacheca del gruppo da un membro, che avanza una sinistra (aggettivo da usare con cautela!) e inquietante ipotesi.

Pinguini in libreria

L’inquietante ipotesi di cui sopra è che qualcuno manovri le nostre menti, il nostro pensiero, la nostra ideologia anche nelle librerie. Proprio in una libreria l’occhio attento del complottista ha fatto caso ad un elemento che lo ha notevolmente messo in allarme. Ha deciso di condividerlo con gli altri membri del gruppo per chiedere la loro opinione.

Il Pinguino, entrato in libreria per fare degli acquisti, è stato impossibilitato nel concretizzare il suo desiderio di lettura, perché inspiegabilmente tutti i libri che cercava non erano presenti. La sua scelta era orientata su testi ben precisi e ben poco variegati: Perché l’Italia diventò fascista di Bruno Vespa, L’Italia non è più italiana di Mario Giordano, Cosa rischiano i nostri figli di Paolo Del Debbio. In questa monotematicità l’attenzione del lettore è finita poi sullo scaffale dedicato alla seconda guerra mondiale: libri sul fascismo, libri sul nazismo. E da qui sorge spontanea la sua domanda: e il comunismo?

Per finire, non può mancare l’osservazione finale, a chiusura del post. In libreria, mentre si toglie spazio agli autori di destra, si regalano scaffali a Greta Thunberg e Carola Rackete.

“Non c’è un libro che parla di comunismo o di autori di destra. Magari esagero, ma a me fa storcere il naso. Voi che dite?”.

 

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