Pesanti commenti su “Lega – Salvini Premier” a Gabriel Natale Hjorth bendato: “Voleva brioche e caffè?”
Sta facendo rumore l’immagine che ritrae Christian Gabriel Natale Hjorth bendato, nel momento in cui è stato portato in caserma, dopo essere stato arrestato per l’omicidio di un carabiniere a Roma poco più di due giorni fa. Condotta, quella di alcuni soggetti appartenenti alle Forze dell’Ordine, che nonostante la gravità dei fatti contestati (in quei minuti l’americano ancora non aveva confessato l’omicidio), andata decisamente oltre il protocollo. Al punto che con ogni probabilità ci saranno dei provvedimenti disciplinari piuttosto duri.
Questione molto delicata, al netto delle colpe del ragazzo, che abbiamo avuto modo di trattare già in mattina con alcuni approfondimenti utili per comprendere qualcosina in più sulla vicenda. In attesa di capire quali saranno i risvolti giudiziari per Christian Gabriel Natale Hjorth, tocca dunque concentrarsi su un altro aspetto, in riferimento al modo in cui alcuni italiani abbiano reagito alla foto in questione, nonostante siano arrivate prese di distanza dalla stessa Arma sul modo in cui sia stato trattato il diciannovenne americano.
Fatta questa doverosa premessa, la vicenda di Christian Gabriel Natale Hjorth bendato in caserma richiede un ulteriore approfondimento. Ci riferimento ad alcuni commenti emersi in uno specifico post pubblicato dalla pagina Facebook chiamata “Lega – Salvini Premier”, tra le più vicine al Ministro dell’Interno (ha anche il cosiddetto “bollino blu”) e più volte finita al centro di polemiche per alcuni contenuti pubblicati in passato visti come forma di incitamento all’odio. Qui di seguito il post odierno.
Si getta l’amo, quasi a voler dire che la foto di Christian Gabriel Natale Hjorth bendato prima dell’interrogatorio non sia così anormale, mentre nei commenti osserviamo chi si scaglia contro il carabiniere che ha scattato la foto, reo di “sputtanare” l’Arma. Fino ad arrivare a chi provocatoriamente si chiede “voleva brioche e caffé?“. Infine, non manca chi avrebbe desiderato un approccio più duro, in termini di “punizioni corporali“, per il diciannovenne americano.
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