Pesante attacco di Gad Lerner a Salvini su Sea Watch 3: “Cosa ne pensa la madre?”. Risposta secca
Una polemica abbastanza accesa e pesante quella innescata oggi 27 giugno da Gad Lerner verso Salvini, in merito alla questione Sea Watch 3. Se in passato le parole del giornalista erano state in qualche modo strumentalizzate in occasione di dibattiti a distanza con il Ministro dell’Interno (qui potete consultare un caso emblematico a tal proposito), questo giovedì le cose sono andate diversamente. Occorre dunque analizzare sia la provocazione, sia la pronta risposta giunta poco fa dal leader della Lega.
Come riporta in questi minuti Libero Quotidiano, infatti, Gad Lerner non ci è andato leggero nel giudicare la famosa diretta Facebook pubblicata nella giornata di ieri da Salvini, in cui ad un certo punto il Ministro ha definito “sbruffoncella” il Capitano di Sea Watch 3, per poi affermare senza troppi giri di parole di essersi “rotto le palle” di situazioni simili. Puntuale, la provocazione del giornalista nei suoi confronti:
“Vien da chiedersi: ma cosa penserà di Salvini la madre di Salvini? Quando, di fronte a quello che, comunque la si pensi, rimane un dramma umano, il suo Matteo scrive: Non sbarca nessuno, mi sono rotto le palle. Lo sappia quella sbruffoncella”.
Attacco che ovviamente non poteva non trovare pronta la risposta di Salvini, come accennato ad inizio articolo. La replica del Ministro, pur senza tirare in ballo in modo esplicito la questione Sea Watch 3, arriva mediante la sua pagina Facebook. Non sono state alimentate ulteriori polemiche, come si potrà notare dal post originale qui di seguito.
Insomma, le polemiche sul caso Sea Watch 3 non si placano e l’ultimo duello dialettico a distanza tra Gad Lerner e Salvini non fa altro che accentuale un clima già di suo molto pesante. Nel frattempo tutti i tentativi dell’imbarcazione di entrare nel porto di Lampedusa vengono puntualmente bloccati, mentre la Guardia di Finanza a bordo afferma che la situazione dovrebbe sbloccarsi a breve. Versione che è stata confermata successivamente anche dal Capitano Carola Rackete, come evidenzia Il Fatto Quotidiano.
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