Perquisito Marco Gervasoni per offese a Mattarella, difesa di Feltri: “Giù le mani, ottimo professore”
Ci sono conferme significative sul fatto che ci sia anche il Professor Marco Gervasoni tra le persone perquisite dopo le offese a Mattarella. In attesa di capire come evolverà la sua situazione giudiziaria, dunque, abbiamo nuovi elementi da prendere in considerazione rispetto a quanto vi abbiamo riportato questa mattina. Secondo le prime ricostruzioni trapelate tramite le Forze dell’Ordine, infatti, non ci sono solo “semplici sovranisti” tra coloro che sono andati oltre con le proprie opinioni sul Presidente della Repubblica.
Cosa ha detto Feltri su Marco Gervasoni dopo le offese a Mattarella
Proviamo a ricostruire tutta la vicenda. Marco Gervasoni è docente presso l’Università del Molise e, come riporta anche una fonte autorevole del calibro di Adnkronos, risulta tra i perquisiti nell’ambito dell’indagine per minacce a offese a Mattarella. Il lavoro è stato condotto dai carabinieri del Ros del Reparto Anticrimine, in seguito allo shitstorm del mese scorso nei confronti del presidente della Repubblica. Le Forze dell’Ordine, coordinati dal procuratore capo Michele Prestipino con i pm Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito, hanno dato pertanto una nuova svolta alle indagini.
In attesa di capire come andrà questa storia, la nostra analisi si concentra su un paio di uscite confermate. La prima è dello stesso Marco Gervasoni, che in passato su Twitter arrivò a definire “omo” Elly Schlein. I meme che girano sui social oggi 11 maggio a proposito di questo post, dunque, sono autentici. Allo stesso tempo, dopo la notizia della perquisizione ha deciso di prendere la parola sui social anche Vittorio Feltri.
L’ex Direttore di Libero, come si può notare, ha difeso a spada tratta Marco Gervasoni, richiamando questioni politiche dopo le presunte offese a Mattarella: “Giù le mani da Gervasoni che è un ottimo professore ed eccellente editorialista con l’unico vizio di non essere di sinistra“. Sugli eventuali insulti indagano le autorità, mentre le due dichiarazioni social prese in esame con il nostro articolo sono vere.
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