Un messaggio per tutti la risposta di Damiano dei Maneskin ad Emma Marrone sul sessismo
Ci sono conferme sul fatto che sia autentica la risposta di Damiano dei Maneskin ad Emma Marrone, a proposito del trattamento riservato dai Media ai due personaggi in questione, in occasione delle rispettive apparizioni all’Eurovision. Una replica, quella della voce del gruppo che ha fatto la differenza anche al Festival di Sanremo, che per certi aspetti ricorda molto quella della scorsa settimana a chi gli chiedeva della possibile querela ai giornali francesi. In quel frangente, come emerge dal nostro articolo, il focus era sul presunto utilizzo di droga dell’artista.
Come nasce la polemica tra Damiano dei Maneskin ad Emma Marrone sulla questione sessismo
Se vi state chiedendo quale sia l’origine di questa diatriba, precisiamo che tutto nasce da alcune recenti dichiarazioni di Emma Marrone in relazione alla sua performance Eurovision del 2014 con la canzone “La mia città”. Il giudizio nei suoi confronti non fu tenero. Né dal punto di vista artistico, visto che si classificò solo al 21esimo posto, né in termini di stile. In tanti, infatti, non apprezzarono l’abbigliamento mostrato con la sua performance. Questo il recente sfogo:
“Venni massacrata: si parlò solo degli shorts d’oro che spuntavano sotto l’abito e delle mie movenze. Ora che Damiano dei Maneskin si presenta a torso nudo e con i tacchi a spillo va bene: è evidente che c’è sessismo”.
Va detto che la presa di posizione di Emma Marrone è apparsa da subito un attacco alla stampa, più che a Damiano dei Maneskin. Diversi addetti ai lavori, però, hanno creato una sorta di diatriba a distanza tra i due, come se Emma Marrone avesse messo in discussione la meritocrazia nell’uno e nell’altro caso. Tranello nel quale non è caduto Damiano, secondo la recente intervista rilasciata a Vanity Fair:
“Il giudizio facile contro il femminile è più feroce, costante, svilente (se io faccio tanto sesso sono un figo e Vic (la bassista della band) una puttana, dove io mi mostro forte sono un leader e Vic una dispotica e rompipalle, che ha successo perché è bona). Da maschio sono privilegiato, le molestie che subisco non sono paragonabili a quelle che vive una donna, i commenti sulla mia estetica sono incentrati solo sulla mia estetica e non vanno a insinuare nulla sulla mia professionalità e la mia competenza, mentre le donne sono vittime di questo tipo di pensiero in maniera sistemica. Ma mi è successo di ritrovarmi dal niente con una che tirandomi a sé per un selfie mi ha iniziato a leccare la faccia… ma che vuoi, me l’hai chiesto? Il consenso esiste, ed è doveroso”.
Dunque, nessuna replica velenosa di Damiano dei Maneskin nei confronti di Emma Marrone, ma una sorta di ammissione sul fatto che le donne siano costrette a fronteggiare spesso e volentieri situazioni poco piacevoli in questo mondo. Una lezione di comunicazione per tanti colleghi e dichiarazioni la cui autenticità è stata accertata proprio oggi 9 giugno.
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