Perché un quotidiano pubblica la lettera di un lettore che nega la pandemia e consiglia quali farmaci assumere?
Che il giornalismo abbia una certa responsabilità in termini di infodemia, specialmente durante il lockdown dell’anno scorso, lo abbiamo già detto. Il problema si presenta ancora oggi, e se le testate nazionali hanno appeso (non in tutti i casi, non in tutti) la voglia di click al chiodo scopriamo che le testate locali hanno ancora tanto appetito per il sensazionalismo. Parliamo de La Sesia, quotidiano locale della provincia di Vercelli, che il 12 febbraio 2021 pubblica un testo dietro la scusa delle “considerazioni di un lettore” dal titolo “Pandemia immaginaria, la verità viene a galla”. Sì, è successo ed ecco il link alla pagina archiviata.
Nuovo Ordine Mondiale e pandemia immaginaria
Vi riportiamo l’incipit:
Spettabile La Sesia,
pian piano, la verità sull’immaginaria pandemia del Covid-19 viene a galla. E anche i più sprovveduti, vittime del politicamente corretto e di un’informazione (televisiva e giornalistica) improntata a un indottrinamento pseudo-scientifico e politico mondialista non possono più avere alibi per sostenere una politica internazionale servile ai piani di realizzazione del Nuovo Ordine mondiale.
Sì, una testata locale ha regalato il proprio spazio a un lettore (di cui sono riportati nome e cognome) che parla di pandemia immaginaria e Nuovo Ordine Mondiale, elementi che trovano smentita nella realtà di tutti i giorni. Convincere un messaggero di tale portata che quanto sostiene non abbia alcun riscontro nella realtà è un po’ come convertire un negazionista dell’Olocausto o un terrapiattista: la risposta è davanti ai loro occhi, ma l’indottrinamento subito da certe realtà presenti sui social ha offuscato il pensiero razionale.
I “medici coraggiosi”
Il lettore di cui la testata La Sesia si fa pericolosamente megafono, per confortare il suo discorso si avvale dei riferimenti ad alcuni “medici coraggiosi” che “hanno salvato molte vite umane contravvenendo agli ordini impartiti dall’alto”. Di questi medici vengono fatti i nomi.
Si tratta di Luigi Cavanna che sì, dopo essersi scontrato con Roberto Burioni sull’impiego dell’idrossiclorochina sul quale si è pronunciato anche il Consiglio di Stato a dicembre (qui la nostra analisi, qui il documento), ha ottenuto risposta anche dall’AIFA (qui) in termini di inadeguatezza del farmaco per la cura contro la Covid-19.
C’è, poi, Maria Grazia Dondini, già oggetto di analisi da parte dei colleghi di Butac, si era fatta notare per la sua posizione fortemente contraria all’uso delle mascherine e alla considerazione della pandemia come evento reale. Posizione, le sue, che hanno ottenuto il consenso del movimento dei gilet arancioni guidato da Antonio Pappalardo.
Riccardo Szumski, sindaco e medico di Santa Lucia di Piave, era già noto per la sua ferma opposizione all’uso delle mascherine all’esterno che considerava “museruole”, ma di fatto non nega l’esistenza della pandemia nonostante le premesse del lettore de La Sesia, autore della lettera.
Un lettore qualsiasi che consiglia i farmaci
C’è da capire a che titolo questo lettore super informato si metta a consigliare i farmaci da assumere contro la Covid-19 (soprattutto: non ha appena negato la pandemia?) e con quale deontologia una testata accetti che tutto ciò venga pubblicato e magari fruito dal primo lettore suscettibile. Ecco come si chiude la lettera:
Intervenendo subito con antiinfiammatori non steroidei (Aspirina, Aulin) e con idrossiclorochina si blocca l’infezione. L’associazione di un antibiotico macrolide (quale azitromicina) oppure di tetraciclina è utile sia per combattere il virus e sia, ancor più, per prevenire complicazioni batteriche. Il tutto, seguito da un immunocompressore cortisonico ed, eventualmente, da una profilassi anti-trombotica (anticoagulante) con eparina, che previene la coagulazione intravasale. Infine, in caso di necessità, plasmaferesi con plasma iperimmune e anticorpi monoclonali. Per la prevenzione, rafforzare il sistema immunitario con utilizzo abbondante di vitamina C, di vitamina D associata alla K2 e di zinco.
Le linee guida arrivate nel dicembre 2020 sui farmaci da impiegare a scopo terapeutico contro la Covid-19 erano indirizzate ai medici, non ai pazienti. Troviamo un riferimento anche sul sito dell’AIFA a questo indirizzo, ma soprattutto ecco il documento da 15 pagine inviato dal Ministero agli operatori.
Non stiamo parlando, in sostanza, di prodotti da utilizzare per la pulizia della casa. Un quotidiano, che sia questo locale o nazionale, non può acconsentire alla pubblicazione di una serie di infondatezze sulla salute delle persone, tanto meno compiacere un negazionista che sputa fuori terapie mediche senza precisare quali siano le sue competenze.
Questo è giornalismo da infodemia e speriamo che la redazione de La Sesia si ravveda e rimuova quel contenuto disinformativo.
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