Perché TG24-ore finisce nella nostra black list
Diamo a tutti una seconda possibilità, ma dopo l’ennesima segnalazione sull’ennesimo caso che mette in mezzo i bambini, l’islam, il PD, eventualmente il conte Mascetti, il basso di Jason Newsted impercettibile in And Justice For All e il soffritto senza carote (tanto per mischiare cose a caso) con un titolo tutto in maiuscolo e dai toni sensazionalistici, abbiamo scelto di darvi dei motivi per non credere in TG24Ore.
L’indirizzo è sì tg24-ore, ma il sito si chiama “Notizie 24 ore”, e non sono mancate le occasioni in cui abbiamo dovuto fare fact-checking sui suoi contenuti. Non nutriamo una totale sfiducia verso le testate non ufficiali o verso le redazioni improvvisate, ma dal momento in cui una di queste pubblica almeno una disinformazione noi, e con noi i nostri lettori, iniziamo a monitorare.
Era il mese di gennaio, per esempio, quando tg24-ore pubblicava la propria disinformazione sul caso degli italiani senzatetto a Catania che avevano chiesto asilo in una chiesa. La vicenda era già stata risolta nel 2017, ma gli autori l’avevano ripresa senza riportare correttamente i fatti, con una distorsione intenzionale rivolta ai lettori con scarso spirito critico.
Una bufala su Mario Monti “indagato per aver favorito le banche” è stata smentita dal nostro staff nel mese di maggio, e proveniva proprio da tg24-ore. L’ultima bufala (per ora) pubblicata dagli autori ignoti – si badi bene: il sito non ha disclaimer e non conosciamo le reali intenzioni di chi pubblica – riguarda Anna Bono e i migranti, e anche in questo caso è stato necessario un nostro intervento.
Tre nostre analisi, dunque, hanno individuato disinformazione e bufale, e tale natura ci porta a inserire tg24-ore nella nostra blacklist e ad invitarvi a diffidare dagli articoli che provengono dal loro portale. Ciò che pubblicano non fa bene a voi, non fa bene a loro e non fa bene all’internet.
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