Chi vi scrive è ipocondriaco, e dopo aver portato a termine l’analisi su quanto pubblicato da Bigodino circa il pericolo dei panni stesi dentro casa promette di cercare gli autori uno a uno per debunkargli e fact-checkargli il cranio. In sostanza, gli autori che presto saranno vittime dell’ansia emotivamente immobilizzante sostengono che gli abiti che lasciamo stesi all’interno nella stagione invernale sono un invito a nozze per una muffa che potrebbe infettare le nostre vie respiratorie.
In particolare fate attenzione se in casa ci sono persone con malattie autoimmuni, che sono state sottoposte a chemioterapia o che hanno un sistema immunitario debilitato, perché il rischio è di ammalarsi di aspergillosi polmonare, una malattia che, se non viene curata in tempo, può portare anche alla morte!
Nient’altro. I futuri soggetti ansiosi ai quali auguro tanta insonnia ci mettono di fronte a un pericolo ma non ci riportano gli studi che dimostrino questo pericolo. Nel 2014 lo stesso tenore del racconto era stato pubblicato su Today che faceva riferimento al Daily Mail ma, almeno, riportava il nome dello studioso che aveva lanciato l’allarme. Si parlava, infatti, del professor David Denning del National Aspergillosis Center di Manchester. Di questo professore si riportava un virgolettato:
Un carico di abiti bagnati può contenere litri di acqua, che viene rilasciata nella stanza. Molti di noi sono immuni a questo fungo, che cresce nell’umidità, o sono sufficientemente sani per combattere l’infezione. Ma negli asmatici può portare tosse e difficoltà respiratore. Nelle persone con un sistema immunitario danneggiato, come i pazienti malati di cancro che fanno chemioterapia, nei malati di Aids e in quelle che hanno avuto una malattia autoimmune, il fungo può causare l’aspergillosi polmonare, una condizione che può causare danni irreparabili, e a volte fatali, ai polmoni.
Ricapitoliamo: i danni potrebbero presentarsi su persone che soffrono d’asma (crisi di tosse e difficoltà respiratorie) e su persone con un sistema immunitario debole (aspergillosi polmonare) e in questo caso, purtroppo, le conseguenze potrebbero essere fatali. Gli individui sani non corrono rischi. La sicurezza è che non c’era bisogno dell’articolo allarmista di Bigodino per sapere che chi ha una salute cagionevole deve sempre evitare di esporsi ai pericoli che tali non sono per le persone sane.
A questo punto consultiamo le fonti mediche accreditate per scoprire cosa sia l’Aspergillosi Polmonare. Iniziamo dall’Aspergillus:
L’Aspergillus è una muffa a localizzazione ubiquitaria, rilevabile in particolare nell’emisfero terrestre Nord durante l’autunno e l’inverno. Le muffe vengono anche chiamate funghi filamentosi e solo poche di esse sono all’origine di patologie umane ed animali. La maggior parte della popolazione è naturalmente resistente alle patologie provocate dall’Aspergillus. Le forme di malattia provocate dall’Aspergillus, quando questo riesce a vincere le difese dell’ospite, vengono chiamate genericamente aspergillosi e vanno da patologie di tipo allergico a gravi infezioni gravate da elevata letalità. Diversi fattori possono determinare il livello di gravità dell’aspergillosi ed il più importante di essi è lo stato immunitario del paziente.
Il sito dedicato, inoltre, suddivide le varie forme di aspergillosi a seconda del tipo di paziente che già presenta un problema di salute, e in ogni caso esistono i rimedi qualora l’infezione venga riconosciuta e trattata in tempi ristretti. Non riporteremo tutti i casi, perché non è nostra intenzione fare allarmismo, in ogni caso dobbiamo ricordare che i pazienti sani non corrono rischi.
Andando nello specifico, cerchiamo notizie sul professor David Denning, e scopriamo che i nostri colleghi di Butac ne avevano già parlato nel 2016. La scheda completa del dottor Denning è disponibile sul sito dell’Università di Manchester e all’Aspergillus troviamo una scheda dedicata che riporta le stesse informazioni del sito che abbiamo consultato prima.
A pagina 4 di questo documento, inoltre, troviamo uno schema sui rischi per la salute che potrebbero presentarsi a seguito della presenza di panni stesi ad asciugare all’interno della casa. A pagina 7 dello stesso documento, redatto dalla Mackintosh School Of Architecture di Glasgow, leggiamo la stessa cosa: il rischio è riservato a chi presenta problemi con il sistema immunitario.
Parliamo di allarmismo perché è necessario insegnare agli autori di Bigodino che l’informazione è un’altra cosa: stendere i panni bagnati in casa è pericoloso solamente su alcuni individui, e soprattutto nessun medico ha diffuso un comunicato tanto spaventoso per chi si trova costretto a stendere il bucato all’interno del proprio appartamento.
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