Per le fonti russe Olena Zelenska traffica bambini, ma ovviamente è un falso vintage
Per le fonti russe Olena Zelenska traffica bambini: ma per le fonti russe, abbiamo avuto modo di vedere anche nel modo più professionale possibile, l’intera informazione è un gigantesco pozzo avvelenato il cui scopo finale è spingere una narrativa.
Gli occidentali sono sempre malvagi, gli occidentali sono sempre nazisti, crudeli, privi di valori e l’Ucraina è un microcosmo di crimine e nefandezza popolato da imbelli pedofili omosessuali e non meno nazisti dediti ad ogni crimine possibile sotto il Sole perché protetti da una NATO/Sindacato del Crimine il cui scopo è distruggere e annientare il fiero popolo Russo costringendolo alla servitù.
Non è un caso che proprio nel periodo in cui Putin è stato formalmente incriminato dalla Corte dell’Aia per crimini legati alla deportazione di bambini Ucraini la difesa di ufficio delle fonti Russe sia stata un colossale “Specchio riflesso, tovarish, non è vero, i nazisti Occidentali dicono il falso, sono gli Ucraini”
Per le fonti russe Olena Zelenska traffica bambini, ma ovviamente è un falso vintage
La notizia proviene infatti da uno dei mille giornali e finti giornaletti creati allo scopo nelle “fabbriche dei Troll Russi”, e ci riporta indietro di ormai due anni ad una fase ormai superata della disinformazione filorussa.
Quando prima di passare a creare finti articoli di testate occidentali con loghi e marchi delle stesse ed un aiuto dell’Intelligenza Artificiale per diffonderle e per assemblare video ” di agenzia” formalmente convincenti (ma ricchi di errori di traduzione e grammatica inglese…), la macchina del fango filorussa inventava testate giornalistiche in loco.
“The Intel Drop”, testata che avrebbe scoperto una rete di pedofili paneuropea che vendeva in Francia, Inghilterra e sostanzialmente tutti i paesi invisi al Cremlino bambini ucraini segue infatti la storia di Irina Kerimova e Vladmir Bondarenko, eroici giornalisti voltagabbana, rispettivamente ex insegnante di chitarra porta a porta diventata pasionaria di Putin e del Donbass e reporter d’assalto divenuto miliardario e amico degli oligarchi, personaggi e giornalisti inesistenti a capo di giornali inesistenti usati come schermo cui attribuire le creazioni di squadroni di troll malamente foraggiati con ChatGPT per diffondere contenuti falsi.
Ai quali qualcuno crederà sempre.
Inutile peraltro ricordare che i presunti “reporter occidentali” citati sia nei primi tentativi di trolling che in quelli attuali, più evoluti, semplicemente non esistono o vedono i loro nomi appropriati in modo truffaldino.
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