Per i novax il 44% delle donne hanno perso i loro bambini dopo Pfizer, ma era solo una bufala come prevedibile. Del resto è una narrazione tipica dell’universo novax. Ogni novax con cui interagirete potenzialmente ha storie drammatiche di cugini morti in modo orrendo dopo la dose di vaccino che non hanno mai fatto. Oppure insiste nell’impilare prove fantasma di donne che abortiscono, bambini che muoiono e altri soggetti deboli.
Anche in questo caso siamo di fronte ad una narrazione inconsistente.
Peraltro sulla falsariga di una bufala già da noi affrontata, e sulla quale i colleghi di Facta si sono già cimentati.
Se cercate l’articolo contenuto nella screen avrete infatti una sorpresa: non lo troverete.
La testata che lo aveva pubblicato in origine, il “Daily Clout” lo ha rimosso dopo aver aggiunto una noticina di rettifica in fondo.
Il metodo avrebbe richiesto una nota di rettifica ben più imponente a portata di screenshot (perché tanto sappiamo condividerete solo quella), per evitare ridiffusioni del testo.
Che sono avvenute, mediante tweet e mediante la ripubblicazione su “Florida Standard”, che invece di pubblicare la rettifica si limita a dichiarare di aver “contattato Pfizer”.
Spoilereremo a tutti gli interessati gli esiti: non è vero che, come asserito dai novax, il 44% delle donne hanno perso i loro bambini dopo Pfizer.
Lead Stories, portale di Fact Checking Americano, ha richiesto l’intervento di un esperto di statistica che ha svelato l’arcano.
A pagina 3644 abbiamo 50 donne che hanno dichiarato di indicato all’ente di test la loro gravidanza dopo il vaccino. Nel resto del testo leggiamo un numero di aborti spontanei pari a 22, poi corretto a 13 (vi era un errore tipografico).
Chi ha riportato la storia ha erroneamente correlato i due dati inventando quindi un “ventidue su cinquanta” che in originale non era previsto.
Da cui arriviamo al 44%.
Il dato reale? Su tredici aborti spontanei solo tre fanno parte della coorte di donne (10831162, 11771222, 12312205), mentre nel gruppo di controllo ci sono dieci aborti.
Se quindi facessimo i calcoli come li fanno i novax, dovremmo dedurre che il vaccino protegge dagli aborti, riducendo il rischio di aborto di almeno tre volte.
Ci limiteremo però, come riportano i corretti dati scientifici, a rimarcare che
Il CDC (Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie USA) ha raccolto dati mediante la propria app e altri sistemi di monitoraggio. Tali dati hanno dimostrato che non ci sono profili di mancata sicurezza per le donne incinta e i loro bambini nati durante la vaccinazione in gravidanza. Altri dati relativi agli aborti tra persone che hanno ricevuto il vaccino a mRNA prima delle venti settimane di gravidanza non hanno individuato alcun rischio di gravidanza. Il rischio di gravidanza per individui che hanno ricevuto il vaccino erano intorno al 13%, simili a quelli nella popolazione generale non vaccinata.
Confermando la sicurezza del vaccino per le donne incinta.
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