Peggiora il Coronavirus, bambini esposti per Elena Cattaneo: audio WhatsApp con Azzolina fake
Sta creando scompiglio in queste ore il presunto discorso in Senato di Elena Cattaneo, le cui parole sarebbero oggetto di un messaggio audio WhatsApp che vede protagonista il Ministro Azzolina. Contenuti allarmanti, se non altro perché si parla di un Coronavirus che in questo periodo sta peggiorando e che, al contempo, rende anche i nostri bambini non più immuni dal contagio. Questione che può essere analizzata facilmente, grazie ad un altro contributo che abbiamo pubblicato nelle ultime ore sulle nostre pagine.
Elena Cattaneo ha parlato al Senato del Coronavirus?
Due i punti da analizzare al proposito del presunto discorso di Elena Cattaneo al Senato. In primo luogo, come evidenziato dal nostro articolo in precedenza linkato, la voce che si può ascoltare nell’audio WhatsApp non sembra essere associabile al Ministro Azzolina. Manca la corrispondenza fonetica, il che rende già di suo fake l’idea che la diretta interessata possa aver tirato in ballo la farmacologa, biologa, accademica e senatrice italiana di cui tanto si parla in queste ore.
Come se non bastasse, a parte alcune fonti non autorevoli che riportano il messaggio vocale in questione, nessun sito credibile associa determinate dichiarazioni ad Elena Cattaneo. Come si può notare dallo scorcio di un post che gira su Facebook oggi 5 marzo, è opinione diffusa ormai che il Coronavirus possa attaccare in modo letale anche i bambini:
“Il Coronavirus può trasformarsi in ceppi più gravi ed è certo che non ci sono più fasce di età immuni. I nostri bimbi non sono più esenti dal contagio quindi vanno protetti e tutelati e questo può essere fatto solo osservando le regole ed i comportamenti che le istituzioni ci suggeriscono“.
Premesso che le norme cui si fa riferimento vanno seguite a prescindere, al momento non abbiamo motivo per credere che l’audio WhatsApp in cui emerge la voce del Ministro Azzolina, con tanto di menzione della senatrice Elena Cattaneo sullo stato attuale del Coronavirus, possa essere considerato autentico. E non a caso, in una sua recente intervista, non si fa alcuna menzione sul virus.
Aggiornamento. Il Ministro Azzolina ha smentito l’audio WhatsApp. Con un post su Facebook, la vicenda è stata chiarita: “In queste ore sta circolando un audio che mi viene attribuito con una voce femminile, palesemente non mia, che parla di un intervento in Parlamento che non ho mai fatto e riferisce parole che non ho mai detto. Ovviamente è un fake. Così come falso è il documento a mia firma che sta girando con indicazioni completamente inventate sulle modalità per svolgere la didattica a distanza.”
Aggiornamento: riceviamo dall’ufficio stampa dell’interessata e, con piacere, ridiffondiamo
In merito a un audio WhatsApp sulla diffusione del Coronavirus, in cui viene richiamato l’intervento in Aula della Senatrice a vita Professoressa Elena Cattaneo pronunciato nella giornata di ieri 4 marzo, in occasione della conversione in legge del DL 6/2020, si precisa che l’intervento della Sen.ce Cattaneo non corrisponde a quanto contenuto nel messaggio.
Il testo dell’intervento è reperibile per estratto sul sito della Prof.ssa a questo link http://www.cattaneoinsenato.it/intervento-in-aula-della-senatrice-cattaneo-su-coronavirus-e-misure-di-salute-pubblica-4-marzo-2020/ oltre che nel resoconto stenografico integrale della seduta sul sito del Senato http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=18&id=1145721&part=doc_dc-ressten_rs .
Riferendo l’audio di affermazioni mai formulate, si invita chiunque ad attingere esclusivamente alle fonti dirette qui richiamate.
Aggiornamento: l’audio WhatsApp non nasce da Azzolina, ma dalla senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, come confermato dalla diretta interessata.
“Ho preso atto della diffusione di un messaggio audio, destinato ad una chat tra amici, nel quale ho riferito il contenuto di un intervento in aula di una titolata collega. Tale audio, sostanzialmente privato, è stato divulgato e utilizzato strumentalmente da taluni che, evidentemente, intendono generare e diffondere confusione e timori”.
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