Passeggera riceve bigliettino sull’aereo, e noi non abbiamo imparato un accidente
Passeggera riceve bigliettino sull’aereo, e noi non abbiamo imparato un accidente: questa l’ennesima non notizia pescata allegramente da TikTok e simili da un giornalismo che non comprendiamo più.
Perché nel momento in cui ci si prende la decisione di dare una notizia bisognebbe valutare se la stessa ha un interesse pubblico, se sia utile divulgarla e nel momento in cui qualcuno chiede al fact checking di intervenire bisognerebbe capire se è il caso.
Se dovessimo riempire i giornali con ogni evento preso da TikTok o dai Social, a questo punto chiudiamo tutti i giornali e mettiamo un computer “chiosco” collegato ad Internet dove ognuno può stamparsi una rassegna stampa dai feed dei suoi social.
La “non notizia del giorno” è semplicemente un TikTok. E già qui avremmo molto di cui dolerci. Un TikTok che neppure vi mostriamo, perché tanto sappiamo come va a finire la cosa.
Passeggera riceve bigliettino sull’aereo, e noi non abbiamo imparato un accidente
Abbiamo quindi un TikTok con una donna che tra il divertito e l’imbarazzato dichiara di aver ricevuto un bigliettino con offerte amorose dal pilota, chiedendole di incontrarlo in cabina.
L’incontro non è mai accaduto perché la ragazza dichiara di essersene semplicemente andata, per lei la storia finisce qui e in un mondo perfetto finisce qui anche per noi.
Eppure ce la troviamo su un quotidiano alla voce “video virali”, sulle pagine social di tutti, e ci troviamo anche persone che vengono a chiederci “il debunking perché la faccenda puzza”.
Ora, una sola domanda ci poniamo: perché e cosa?
Per quale motivo un “debunker” dovrebbe prendersi il disturbo di andare fino all’altro capo del mondo o giù di lì, fare una perizia calligrafica su un bigliettino ed appurare la “veridicità” di un video TikTok di cui domani il mondo si sarà dimenticato e del quale la stessa influencer non dà la minima importanza?
Per quale motivo dovrebbe finire sulla stampa ogni singolo borborigma uscito dai meandri di un social nato per creare commenti e contenuti usa e getta che il mondo dimenticherà il giorno dopo la sua pubblicazione?
Abbiamo un decalogo dell’influencer ed è giusto: ma darci anche un decalogo su cosa sia degno di discutere giornalisticamente, su cosa sia degno di essere sottoposto a fact checking e su cosa l’utente possa logicamente chiedere no?
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