“Ospedale Sant’Orsola di Bologna: non c’è nessuno al reparto di Gastroscopia” – Ovviamente, non è il Padiglione 25…
Ci segnalano i nostri contatti una breve testimonianza dal titolo “Ospedale Sant’Orsola di Bologna: non c’è nessuno al reparto di Gastroscopia”.
Poco più di un minuto in cui una voce narrante dichiara che il reparto Gastroscopia è vuoto e non ci sono pazienti in terapia intensiva.
Ovviamente, ci sia consentito dire. I pazienti COVID si trovano infatti nel Padiglione 25, sezione toracica.
Padiglione allestito già due mesi fa, all’inizio della seconda ondata, come Centro COVID e dove, ovviamente, non è dato accesso al pubblico generale essendo dovute le precauzioni del caso.
Vale sempre quello che abbiamo detto nel nostro precedente approfondimento: i video dei pronto soccorso e degli ospedali vuoti non servono assolutamente a niente.
Vedendo i “video del Pronto Soccorso vuoto” si potrebbe falsamente essere indotti pensare che i Pazienti COVID19 non esistano. Esattamente come un buttero Maremmano o un contadino nel Tavoliere delle Puglie, nati e invecchiati nelle loro terre, potrebbero dichiarare che gli elefanti sono creature inventate dei romanzi fantasy. Ovviamente diranno che non hanno mai visto un elefante dal vivo e le foto sui libri di scuola potrebbero essere state generate al computer.
Ma la spiegazione è assai semplice
E ora fatela finita coi “video del Pronto Soccorso vuoto”: perché non servono a niente
Come abbiamo spiegato nel nostro precedente brano titolato “Pronto Soccorso Sacco di Milano vuoto e zero ambulanze Covid” in realtà il parcheggio del Pronto Soccorso, come un reparto non di terapia intensiva è l’ultimo posto sul Pianeta dove trovare un paziente COVID19 anche volendolo cercare.
Il paucisintomatico e l’asintomatico saranno, ove possibile e raccomandato, consegnati alle cure domiciliari ed alla quarantena in casa. Il sintomatico si troverà ovviamente in rianimazione o in appositi reparti dove sia possibile mantenere isolamento e seguire le terapie necessarie.
Sin da Febbraio è fatto noto che tutti gli ospedali hanno percorsi separati di triage per i pazienti COVID19 proprio per evitare il più possibile forme di contagio tra i diversi pazienti.
Proviamo a riflettere con la logica: che senso avrebbe cercare di evitare gli assembramenti per poi trasformare i Pronto Soccorso in centrali di contagio?
Che senso avrebbe dedicare interi padiglioni alla cura dei Pazienti in terapia intensiva per poi spargerli per tutta la struttura ospedaliera, allo sguardo degli astanti ed al rischio di contagiare chi è in ospedale per altre terapie?
Lo scopo “dell’appiattire la curva” come ben noto non è tanto ridurre i pazienti COVID19 in un determinato periodo per uno scopo fine a se stesso, ma fare in modo che gli Ospedali restino operativi anche durante l’emergenza COVID19, conservando strutture per ogni altro caso.
Se come insinuato dai teorici del complotto dei “video del Pronto Soccorso vuoto” ogni singola struttura di ogni singolo ospedale fosse dedicata ai pazienti COVID19, significherebbe che il sistema di mitigazione ha fallito, che ogni singolo spazio negli ospedali è stato dedicato al COVID19 e che, ad esempio, se un individuo fosse vittima di un incidente stradale, un infarto o una qualsiasi altra condizione richiedente ospedalizzazione, non ci sarebbe posto per lui (o lei) e andrebbe destinato ad una morte crudele ed insensata.
Ma conveniamo che a volte, su Internet, si tende ad alzare i toni non già per la ricerca della ragione, ma ritenendo di averla già in tasca.
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