Da giorni vi parliamo di fake news in successione che, a volte, sconfinano nel campo degli scherzi, come abbiamo osservato oggi a proposito di Facebook Gold per visualizzare contenuti in abbonamento, fino ad arrivare a WhatsApp a pagamento. Insomma, un elemento aggiuntivo alla lunga serie di articoli di questi giorni, visto che stiamo provando a star dietro alle tante bufale che girano sui social. Vedere per credere quanto vi abbiamo riportato in mattinata con un altro pezzo. Capiamo insieme cosa succede.
Andiamo per gradi, perché la giornata di oggi è stata caratterizzata da due fake news. La prima, classica, richiama ancora una volta la storia di WhatsApp a pagamento. Sfruttando il clamore suscitato dal fatto che a partire da questo mese Facebook e Instagram saranno effettivamente a pagamento per tutti coloro che vorranno fare a meno delle inserzioni pubblicitarie, qualcuno ha pensato il trend per tirarci dentro anche la nota app di messaggistica qui in Italia.
Le cose non stanno così, perché ad oggi nulla fa pensare al ritorno di WhatsApp a pagamento. Al contempo, il medesimo discorso può essere anche a proposito di Facebook Gold da lunedì, come vi abbiamo anticipato con ulteriori approfondimenti. Dunque, cosa succede? Ci ritroviamo davanti a bufale in serie, ma in quest’ultimo caso tutto è riconducibile ad uno scherzo. O meglio, una “trollata“, utilizzando il gergo dei social, visto che il post virale invita tutti ad abbonarsi (senza fornire alcun link truffa) per visualizzare uno specifico contenuto.
In pratica, una burla quella ineretente la fantomatica introduzione di Facebook Gold, che fa il paio coi rumors che oggi 13 novembre investono WhatsApp a pagamento. Nessun timore, visto che questo marchio difficilmente farà passi indietro rispetto a quanto deciso tra il 2010 ed il 2013 dal punto di vista commerciale.
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