“Occhio, ragazzi!”, i volantini e gli spot contro il mostro di Firenze
“Occhio, ragazzi!”. Due parole in evidenza sull’occhio del Mostro. Così, in effetti, è più facile immaginare l’assassino che terrorizza le campagne toscane dal 1968 al 1985. Un Mostro assetato di sangue, e il balordo s’è dato un gran da fare per conquistare questa nomea.
Nel 1986 è già compiuta la strage delle 16 vittime. Sedici, un numero pari, visto che il Mostro dilania le coppiette – e in un caso si è pure sbagliato – strappandole alla vita nei loro momenti di intimità. Dopo Antonio Lo Bianco e Barbara Locci (1968), Pasquale Gentilcore e Stefania Pettini (1974), Giovanni Foggi e Carmela Di Nuccio (1981), Stefano Baldi e Susanna Cambi (1981), Paolo Mainardi e Antonella Migliorini (1982), Jens-Uwe Rüsch e Horst Wilhelm Meyer (1983), Claudio Stefanacci e Pia Gilda Rontini (1984) e Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot (1985), il Comune di Firenze decide di sensibilizzare i giovani sui pericoli della notte. Una serie di volantini compaiono nei negozi, nei caselli autostradali, alle fermate degli autobus e lungo le strade. La televisione trasmette anche uno spot di appena 30 secondi. “Occhio, ragazzi!”, è lo slogan di quella campagna.
Il volantino
“Pericolo di aggressioni, è consigliato non appartarsi e non sostare in luoghi isolati durante la notte fuori dai centri urbani”. Così recita l’avvertimento divulgato in concerto dalla Prefettura di Firenze, la Provincia di Firenze e dai Comuni di Firenze, Bagno A Ripoli, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Fiesole, Impruneta, Montespertoli, Pontassieve, San Casciano, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Vicchio. Tutti lambiti e insanguinati dal mostro.
La grafica è stata affidata a Mario Lovergine. L’avvertimento che compare sui volantini è riportato in più lingue, e d’impatto è certamente il grande occhio che impera al centro del documento. C’è da togliere il pasto dalle mani del Mostro e da invitare i giovani a non farsi prede della sua furia omicida. Jean-Michel e Naudine sono le ultime vittime e l’uomo nero potrebbe aggirarsi ancora tra le campagne toscane. La campagna “Occhio, ragazzi”, si protrae per tre lunghi anni durante i quali la grafica del volantino di Lovergine cambia a più riprese.
L’operazione costa al Comune di Firenze 18 milioni di lire, mentre il Ministero dell’Interno si fa carico di 7 milioni. 25 milioni di lire per divulgare la prudenza. Il sostituto procuratore Silvia Della Monica, nel bel mezzo dell’attività di sensibilizzazione, riceve una videocassetta in busta anonima contenente registrazioni televisive dei vari servizi andati in onda sul Mostro di Firenze. Non c’è più un attimo da perdere, non deve morire più nessuno.
Lo spot
Un paesaggio toscano, tanti volti giovanili che si voltano verso l’obiettivo, una notte che incombe e una canzone popolare. Ma La Notte No, recitano il titolo e il ritornello del brano di Renzo Arbore. Una voce fuori campo recita: “Occhio ai posti isolati”. L’idea è curata da Mario Lovergine, lo stesso grafico dei volantini, e affidata al regista Paolo Pratesi.
La versione realizzata per la TV nazionale mostra le immagini che abbiamo appena descritto, mentre la versione audio realizzata per le discoteche ospita anche l’inquietante battito cardiaco come sottofondo della voce narrante.
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