Obbligo per gli over 50: sanzioni, controlli, qualche bufala
Ci siamo, assieme al cambio di passo sulla vaccinazione è arrivato l’obbligo per gli over 50. Col suo carico di disinformazione, lamentele e qualche bufala.
Proveremo fare ordine, con l’aiuto di Laleggepertutti e Sole 24 Ore anche, se oggettivamente, pare ad avere le idee chiare siano abbastanza in pochi.
Come funziona all’atto pratico l’obbligo per gli over 50?
Punto dolente della vicenda, la sanzione si compone per Palazzo Chigi di più parti.
Una sanzione di 100 euro “una tantum” (che, salvo sorprese in fase applicativa quindi, dovrebbe essere comminata una volta) più una sanzione da 600 a 1500 euro se l’obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato (da vaccinazione o da guarigione), raddoppiata in caso di reiterazione, oltre la sospensione dal lavoro senza ulteriori sanzioni di alcun tipo.
Punti dolenti della vicenda sono quelli che abbiamo evidenziato, e che sono costati all’infermiera Martina Benedetti la rabbia, gli insulti e le minacce dei novax attivi sui Social.
Ove fosse confermata, come ogni fonte fa pensare, la sanzione “una tantum”, che peraltro è una sanzione amministrativa quindi improduttiva di effetti sulla fedina penale, di fatto la sanzione è, citando lo stesso legalese di “una tantum”, “Tamquam non esset”.
Ovvero come se sanzione non ci fosse.
Parliamo dei novax, pronti a dare 150 euro e più a improbabili sensali sulla Rete per comprare Green Pass falsi e inguaiarsi a vita.
Una sanzione “una tantum” che di fatto diventa l’unica sanzione per chi non è nella forza lavoro, e con un orizzonte di scadenza al momento ben preciso (l’obbligo dovrebbe decadere a Giugno 2022) se non vi saranno correttivi rischia di diventare un incentivo all’evasione dell’obbligo più che all’ottemperanza.
Sostanzialmente il novax duro e puro vedrebbe i 100 euro di sanzione amministrativa (che non essendo penale non avrebbe alcun altro impatto sulla sua vita) come un lasciapassare. Gli basterebbe poi continuare a restare fuori dalla forza lavoro, o peggio campare di lavoretti a nero fino alla scadenza, tronfio dell’idea che decaduto l’obbligo prima o poi decadrà anche la sospensione dal lavoro senza sanzioni e potrà vantarsi di aver “fregato lo Stato”.
Quando scatta l’obbligo?
L’obbligo vaccinale per gli over 50 scatta da subito. L’obbligo vaccinale “secondario” per accedere ai posti di lavoro scatta dal 15 febbraio.
Dal 20 gennaio al 31 marzo 2022, è previsto l’obbligo di Green Pass (indifferentemente base o rafforzato) per l’accesso degli utenti alle attività che offrono servizi alla persona. Dal 1° febbraio al 31 marzo 2022, è previsto l’obbligo di Green Pass (indifferentemente base o rafforzato) per l’accesso degli utenti ad uffici pubblici; servizi postali, bancari e finanziari; attività commerciali, con l’eccezione di quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Chi controlla l’Obbligo per gli over 50 (e la prima bufala sul tema)
Trattandosi di una sanzione amministrativa se ne occuperà l’Agenzia delle Entrate.
Il che non significa che il Green Pass sia rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, come dichiara una nota bufala dei novax ritornata in auge in questi giorni.
Bufala che mescola i terrori del “Punteggio Sociale Cinese” al terrore tutto Italiano relativo a perdere la possibilità di evadere, regalandoci lo spettacolo di novax furiosi sui social che cercano sfacciatamente di convincere “i punturati” ad aiutarli nella lotta promettendo loro che se aboliranno il Green Pass diventerà facile evadere le tasse, lavorare in nero e commettere ogni sorta di evasione e reato erariali che dalle perorazioni novax sembrano essere diventati diritto del cittadino.
In realtà, come conferma la Legge per tutti, i controlli avvengono in base agli archivi delle ASL.
L’Agenzia delle Entrate si limiterà periodicamente a incrociare l’elenco dei cittadini con l’elenco dei cittadini che hanno ricevuto le credenziali per scaricare il Green Pass, quindi sono registrati presso le ASL come “riceventi” del vaccino.
Ovviamente se non risulti vaccinato non lo sei, quindi scatta la sanzione che ricordiamo essere una tantum e solo amministrativa.
Questo è quanto. Niente “Green Pass rilasciati dall’Agenzia delle Entrate”, niente Green Pass revocato ad evasori fiscali incalliti, abusivi e inquinatori (i quali però dovrebbero quantomeno temere le sanzioni che già ci sono, anziché essere incoraggiati alla delinquenza dai novax…).
Un semplice controllo incrociato.
Chi interesserà la sanzione?
La sanzione colpirà i soggetti che al 1° febbraio 2022:
- non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario;
- non abbiano completato il ciclo vaccinale primario, nei tempi previsti dal Ministero della Salute;
- non abbiano effettuato la dose di richiamo (booster) dopo il completamento del ciclo primario, entro il termine di validità del green pass.
A chi posso ricorrere?
Se ve ne sono i requisiti, Agenzia delle Entrate aspetterà 10 giorni per ricevere certificazioni relative all’obbligo vaccinale (certificati di esenzione, eventuali Green Pass sfuggiti al controllo, differimenti motivati da legge…).
In caso di inottemperanza entro 180 giorni arriverà avviso di addebito, ex articolo 30, Dl 78/2010 che avrà efficacia esecutiva e giustificherà l’avvio della riscossione esattoriale con pignoramento dei beni.
Pignoramento che, naturalmente, data l’esiguità della somma rischia di essere (vedi sopra) poco più di uno schiaffetto.
Resta aperta la possibilità di ricorrere presso il Giudice di Pace, in caso di mancato accoglimento delle obiezioni inoltrate all’Agenzia.
Naturalmente, in questo caso, spetterà al cittadino anticipare le spese per Contributo Unificato (43 Euro) e per la CTU che quasi sicuramente verrà nominata per stabilire le cause di esenzione.
Cosa che astrattamente potrebbe essere un freno ai ricorsi temerari ma, per le ragioni già dette, rischia di diventare un ulteriore boomerang dato che sovente il pubblico di chi è pronto a ricorsi temerari pur di “tirarla in lungo” fino a Giugno e il pubblico pronto a pagare ripetutamente a falsari e sensali improbabili Green Pass falsi hanno evidenti sacche di intersezione.
Riassumendo
Scatta da subito l’obbligo vaccinale per gli Over50, con possibilità di ricevere una sanzione amministrativa di Euro 100.
La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, previo controllo con le anagrafi vaccinali e senza che ciò comporti l’esistenza di un “Green Pass dell’Agenzia delle Entrate”. Sarà possibile contestarlo per via gerarchica o giudiziaria.
Dal 15 febbraio sarà impedito l’accesso al posto di lavoro agli over50 non vaccinati, dal 20 gennaio diversi servizi chiuderanno i battenti a chi non è in grado di esibire almeno la certificazione base.
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