Nuovi audio su Frattesi e Casale coinvolti nel caso scommesse totalmente infondati
Anche questa domenica sono stati portati alla nostra attenzione nuovi audio relativi al caso scommesse, che si è abbattuto sul mondo del calcio proprio in questi giorni, con la menzione di giocatori come Casale e Frattesi. Il centrocampista dell’Inter, a dirla tutta, era stato menzionato già in un altro elenco circa 48 ore, ma come vi abbiamo riportato con un altro articolo, anche in quel frangente c’era una totale assenza di fonti alla base di queste accuse. Una pratica che, purtroppo, in questi giorni appare sempre più diffusa.
Cancellate gli ultimi audio su Frattesi e Casale coinvolti nel caso scommesse: sono del tutto infondati e senza fonti
Tanti giocatori citati a caso ed immagine che, per forza di cose, potrebbe risentirne. Nonostate ad oggi non ci siano neppure indagini in corso nei confronti di questi ragazzi. Frattesi e Casale sono solo gli ultimi della lista, con alcune uscite degli utenti prive di senso. Già, perché ad esempio l’ex Sassuolo ha regolarmente giocato ieri sera a Bari con la maglia della Nazionale, trovando anche la via del gol nei minuti di recupero. Se ci fossero stati problemi inerenti il caso scommesse, di sicuro il centrocampista avrebbe già lasciato Coverciano. Come purtroppo avvenuto con Tonali e Zaniolo giovedì scorso.
Gli audio WhatsApp, come detto, non riguardano solo Frattesi. In queste ore, infatti, in tanti ci hanno inoltrato un messaggio riguardante anche Casale, difensore della Lazio. Come riportato anche da altri siti, però, ad oggi non esistono fonti dietro questo messaggio che accusa il giocatore di avere il vizio del gioco. Insomma, non è corretto associarlo al caso scommesse, mancando come in precedenza un’inchiesta che in qualche modo lo riguardi. Non sappiamo chi sia a parlare e su quali basi lo accusi.
Frattesi e Casale sono solo gli ultimi due giocatori che sono stati tirati in ballo, senza motivo, sul caso scommesse. Invitiamo tutti i nostri lettori a non ricondividere notizie non accertate, anche perché così mettono a rischio anche la loro posizione in caso di querele.
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