Oggi ci segnalano questa notizia Trump ha condiviso una bufala sulla sua pagina Facebook, pubblicata da Il Post:
Il 2 febbraio la pagina su Facebook del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha condiviso un link a una notizia falsa pubblicata dal giornale giordano Al Bawaba: l’articolo diceva che il Kuwait aveva vietato ai cittadini di cinque paesi a maggioranza musulmana (Siria, Iraq, Iran, Pakistan e Afghanistan) di entrare nel paese, con un provvedimento simile al cosiddetto “muslim ban” di Trump. Il post è tuttora online: è stato condiviso più di 68mila volte e 249mila persone hanno aggiunto una “reazione” al link. Il commento di Trump all’articolo è semplicemente “Smart!”, cioè “Svegli!”. La notizia però è una bufala. Lo stesso ministero degli Esteri del Kuwait l’ha smentita con un comunicato in cui si dice: «Lo stato del Kuwait crede che concedere i visti non sia una questione legata al terrorismo, alla violenza, alla nazionalità o al credo religioso».
L’articolo di Al Bawaba citava come fonti generiche “fonti del Kuwait” e “media locali” e la notizia è stata ripresa da vari altri siti che pubblicano notizie non accurate e parziali come Breitbart News (il sito di estrema destra in passato diretto da Stephen Bannon, ora consigliere speciale e chief strategist di Trump), Infowars e il sito controllato dal governo russo Sputnik, spesso ripreso anche da molti siti di destra italiani. Successivamente almeno Sputnik ha corretto l’articolo in cui ha riportato la notizia falsa, aggiungendo la frase: «La seguente notizia si è rivelata non vera».
Il post di riferimento del Presidente Trump è effettivamente ancora online:
Il post in questione ha superato le 250mila reazioni, nel mentre. Kuna (Kuwait News Agency), agenzia ufficiale del Kuwait, con Kuwait denies reports entry visa ban of certain nationalities ha smentito la notizia pubblicata da albawaba e riportata dal Presidente Trump: Kuwait issues its own Trump-esque visa ban for five Muslim-majority countries.
La stessa CNN racconta e approfondisce la vicenda in A story Trump might call “fake news” — if it weren’t his Facebook page sharing it, di cui riportiamo un passo:
This idea about some sort of Muslim “travel ban” by Kuwait has been a popular rumor for a while. But Kuwait, through one of its official news agencies, “categorically denied media reports” about it last Friday.
Albawaba specifically claimed that “Syrians, Iraqis, Iranians, Pakistanis and Afghans will not be able to obtain visit, tourism or trade Kuwaiti visas.”
But there is no evidence of any effort to block those travelers. To the contrary, Pakistani news outlets have reported that it is untrue, citing local embassy officials.
Some web sites have sought to correct the record. One of the Russian government’s news sites, Sputnik News, initially jumped on the rumor and posted a story that said “Kuwait has ripped a page from the playbook of U.S. President Donald Trump.”
But Sputnik later added a correction: “The following news article proved to be untrue.”
In sintesi, l’idea di un travel ban per coloro che provengano da determinati paesi è una voce che gira già da tempo sul Kuwait, ma è stata smentita da una delle sue agenzie ufficiali (Kuna, appunto). Non esistono prove di nessun tentativo di bloccare i viaggiatori siriani, iracheni, iraniani, pakistani e afghani (le nazionalità citate dal sito di albawaba), e la smentita arriva anche da testate locali appartenenti alle nazionalità che sarebbero dovute essere coinvolte dal ban.
Sputnik International, riportato da Il Post e dall’articolo della CNN, ha effettivamente pubblicato a sua volta un’altra versione della vicenda, stavolta chiarendo che si tratta di una bufala The Truth Laid Bare: Kuwait Debunks Visa Restriction Hoax, di cui riportiamo un interessante estratto:
Colonel Adel al Hashash, a representative of the Kuwaiti Ministry of Interior, told Sputnik that local authorities do not discriminate against people seeking entry on account of their citizenship.
“All people are screened regardless of their citizenship. The data of all people entering the country, and not just those coming from states designated by the US, is thoroughly scrutinized. A man from any country may be denied a visa, but not simply because of his citizenship,” the colonel said.
Il Colonnello Adel al Hashash, un rappresentante del Ministero degli Interni del Kuwait, ha spiegato a Sputnik che le autorità locali non discriminano le persone che cercando di entrare sulla base della loro cittadinanza.
“Tutte le persone vengono monitorate indipendentemente dalla loro cittadinanza. Le informazioni di tutte le persone che stanno entrando nel paese, e non solo quelle che arrivano dagli stati designati dagli Stati Uniti, vengono scrupolosamente analizzate. Il visto può essere negato ad un uomo che provenga da un qualsiasi paese, ma non sulla semplice base della sua cittadinanza”, ha detto il Colonnello.
Si tratta quindi di una bufala che molti utenti di Facebook stanno cercando di segnalare sotto al post di Trump, avvisando che è una “fake news”. Per il momento però il post rimane al suo posto e non è arrivata nessuna smentita ufficiale da parte del Presidente degli Stati Uniti.
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