Ci segnalano un articolo pubblicato il 19 luglio 2017 su Libero Quotidiano:
Un controllore delle ferrovie Trenord è stato accoltellato da un uomo di origini africane che viaggiava senza biglietto sul treno regionale Piacenza-Milano. L’aggressione è avvenuta questa mattina alle 7.30, quando il controllore si è avvicinato all’uomo chiedendogli di esibire il biglietto. Fatale un attimo di distrazione del dipendente della Trenord, accoltellato alla mano mentre stava per estrarre il blocchetto delle multe. Non appena il treno si è fermato alla stazione di Santo Stefano, in provincia di Lodi, l’africano è sceso ed è scappato. Secondo la descrizione della vittima, l’aggressore è un uomo di pelle nera: “Alto, magro, indossa un paio di jeans e una maglietta a colori vivaci”.
Su Repubblica del 20 luglio leggiamo che il controllore, 45 anni, stava tentando di proteggersi l’addome e si è trovato con la mano perforata da parte a parte. A Codogno è stato portato in ospedale mentre la Polfer e i Carabinieri hanno dato il via alla caccio all’uomo. Il procuratore di Lodi Domenico Chiaro afferma:
C’è già una pista. Si tratta di un uomo estremamente pericoloso oltre che molto forte, tanto da essere riuscito ad aprire la porta di un treno in corsa per scappare. Può colpire di nuovo, per questo bisogna fermarlo al più presto.
Per questo pomeriggio dalle 17 alle 17:05 i lavoratori hanno fissato uno stop simbolico per mettere in luce il problema della sicurezza, mentre per lunedì 24 luglio i sindacati hanno indetto uno sciopero per macchinisti, personale di bordo, addetti alla biglietteria e all’assistenza dalle 9 alle 17.
L’aggressione ha avuto luogo alle 7:30 del mattino sul Piacenza-Milano. Un uomo tentava di nascondersi tra un vagone e l’altro proprio mentre il controllore chiedeva i titoli di viaggio ai passeggeri. Trovandosi sprovvisto di biglietto, l’aggressore non ha lasciato il tempo al capotreno di estrarre il blocco delle multe, dunque ha estratto un coltello e ha tentato di colpirlo all’addome, ferendolo a una mano. Mentre il treno era ancora in movimento verso la stazione di Santo Stefano, l’aggressore è riuscito ad aprire le porte e si è dato alla macchia. Repubblica, ancora, riporta l’identikit fornito da diversi testimoni:
Viene descritto da diverse persone “con i capelli legati in treccine, alto, magro, con indosso un paio di jeans e una maglietta di colore rosso”. Sempre secondo i testimoni “potrebbe essere originario del Centro Africa”.
Sul Corriere del 19 luglio leggiamo la notizia del fermo su un uomo sospettato di essere l’aggressore, ma oggi – 20 luglio – Repubblica scrive che la persona fermata era estranea all’episodio. Il procuratore Domenico Chiaro comunica che le ricerche sono ancora in corso. Il sospettato è stato rilasciato alle 2 del mattino (Corriere). Era stato fermato alle 20 di mercoledì sera dalla Polfer, sulla banchina del binario 1 della stazione ferroviaria di Lodi, ed era un giovane nordafricano. Il suo aspetto corrispondeva alla descrizione fornita da Davide Feltri, il controllore ferito, ma non era lui.
Notizia vera, dunque. Le indagini sono ancora in corso.
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