NOTIZIA VERA Si chiama Fire challenge e si danno a fuoco per postare il video sui social – Bufale.net
Ci chiedono di verificare l’articolo “Adolescenti si danno fuoco in rete: il Fire Challenge fa già un morto” pubblicato il 19 maggio 2015 da Il Giornale. Eccone un estratto:
Sono solo mode, ma a volte rischiano di essere molto pericolose e di portare alla morte. L’evoluzione dell’Ice bucket challenge, la sfida a secchiate d’acqua gelata in testa per sostenere la Sla, è l’insensato Fire challenge.
[…]
Il Fire challenge nasce come una prova di coraggio da sfoggiare in rete. Basta cospargersi il corpo di benzina e darsi fuoco. Chi lo fa, deve accertarsi di avere una doccia, una piscina o, comunque, un getto d’acqua a portata di mano in modo da spegnere le fiamme per tempo. Ovviamente, il “gioco” ha i suoi rischi. Se c’è chi riesce a farla franca, c’è anche chi non fa in tempo a spegnere le fiamme e se ne fa divorare.
È una notizia vera. Si tratta di una sfida estremamente pericolosa diffusa negli Stati Uniti tre il mese di luglio e agosto 2014. Molti degli adolescenti, ma anche in alcuni casi minorenni, sono finiti in ospedale in seguito a gravi ustioni.
Bufale.net sconsiglia categoricamente di imitare ogni attività riportata nei seguenti video.
Il primo Ice bucket challenge risale al 15 luglio 2014, mentre in merito al Fire challenge se ne ha traccia dal 2 agosto 2014. Per questa ragione si potrebbe ritenere un “evoluzione” del challenge, anche se in contesti completamente differenti (la prima doveva essere un’iniziativa benefica, il secondo una sfida pericolosa), tuttavia abbiamo traccia di questa pratica dall’aprile del 2012, quando un ragazzo americano di nome Stephon Gilmore pubblicò nel proprio canale Youtube “1BlazinEagle1” quello che potrebbe essere il primo Fire challenge.
Stephon Gilmore sembra essere un appassionato dei challenge. Dalla sua “compilation” del 2014 possiamo ritenerlo un imitatore del famoso e pericoloso programma televisivo Jackass:
Nota: l’articolo è stato inserito nella categoria “Notizia vera” anziché “Precisazioni“, siccome l’articolo de Il Giornale segnalato non riporta alcun riferimento temporale dell’accaduto e non la ritiene in alcun modo una “nuova” iniziativa tra gli adolescenti.
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